Pisa protagonista del dibattito sulle diseguaglianze

Più ricchezza per tutti!Ricchi sempre più ricchi, poveri sempre più poveri. Ci si è arresi a pensare che sia un dato di natura. In alternativa si dà la colpa alla crisi. Ma si tratta di un’impostura. Certo, la crisi ha accentuato la divaricazione tra chi aveva già molto e chi aveva appena a sufficienza. Ma questa polarizzazione patrimoniale, che ha cominciato ad allargarsi negli anni 80 per diventare infine il baratro attuale, è una causa ancor prima che un effetto della crisi. Vediamo perché. Il 70 per cento dell’economia americana – ma non solo di quella – si basa sugli acquisti della classe media. Quest’ultima, per l’effetto combinato di globalizzazione e innovazione tecnologica mal governate, ha visto di anno in anno erodere i propri salari. Pochi soldi, pochissimi acquisti. Ci si è allora illusi di sostituire l’economia reale con quella virtual-finanziaria. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ed è da qui che bisogna ripartire. Dalla consapevolezza che una società dove i lavoratori tornano a stare meglio non è solo moralmente più giusta, ma anche economicamente più florida. Per tutti questi motivi la parola chiave del TedxPisa 2015 sarà disuguaglianza. Perché si è creata, quando si è allargata, come ridurla. E anche quali ricadute ha sugli aspetti personali e sociali della nostra vita, sulla costruzione delle nostre comunità, dall’accoglienza ai migranti alla tutela dei più deboli, dalla gestione della salute collettiva e individuale alle scelte sul fine vita, solo per citarne alcuni. Come condizione imprescindibile per ripartire. Su basi più solide.

Un evento, 4 sezioni

L’evento si terrà sabato 23 maggio da mattina a sera al Teatro Verdi di Pisa. Venti relatori, in interventi da massimo 18 minuti l’uno, secondo l’originario format americano. In quattro sezioni.

La grande convergenza. La politologa Nadia Urbinati ripercorrà l’evoluzione del concetto di disuguaglianza, dalla Rivoluzione francese a oggi. L’economista Thomas Piketty, autore del bestseller globale Il capitale nel XXI secolo, racconterà (in video) perché, come nell’800, la rendita è tornata a essere più importante del lavoro. L’economista Maurizio Franzini, spiegherà come e perché la classe media italiana ha cominciato ad affondare. Il sociologo Fabrizio Bernardi, argomenterà, numeri alla mano, sul perché neppure lo studio funziona più da ascensore sociale.

Le due Italie. Il giornalista Riccardo Iacona ci porta in viaggio nel paese disuguale, dai nababbi di Porto Cervo agli spiantati dei bassi napoletani. L’epidemiologo Giuseppe Costa fa i conti di quanto una diversa disponibilità economica incida (drammaticamente) sulla salute. L’amministratore dell’Ama Daniele Fortini racconta perché il Veneto ricicla sette volte di più della Sicilia (e altre storture). L’ingegnere Daniele Trinchero spiega come è riuscito a portare un wifi a basso costo in un paesino sperduto. L’attore Yang Shisvela Prato dal punto di vista di un cinese che risponde alle accuse degli italiani.

“Preferirei di no”. Lo scrittore Mauro Covacich ragiona intorno a un cortometraggio di William Kentridge che spiega l’apartheid. Il genetista Guido Barbujani smonta il mito della razza dimostrando come, geneticamente, siamo tutti fratelli. La filosofa Barbara Carnevali si interroga su come Facebook e i social networks sono diventati il luogo della messa in scena delle nuove disuguaglianze. La bioeticistaChiara Lalli si esercita sul fine vita e sulla più terminale di tutte le disuguaglianze, per cui solo chi ha risorse può interrompere inutili agonie.

Exit Strategy. L’ex-presidente dell’Uruguay Pepe Mujica spiega (in video) come la sobrietà, resistere al consumismo, sia la chiave della rivoluzione culturale più urgente. Il lussuologo Armando Branchini gli risponde con una apologia del superfluo, o del perché nonostante le apparenze, le merci carissime giovano a tutti. L’economista Elena Granaglia ha una ricetta: un reddito universale di cittadinanza per tutti, in quanto esseri umani. Per lo stand-up comedian Saverio Raimondo “l’umorismo è il nostro shale gas”, solo quello potrà salvarci. L’attivista Federico Bastiani, inventore della Social street di Bologna, ne racconta la genesi e la fortuna.

Due mini-concerti. Nel corso della giornata ci saranno due mini-concerti di Bobo Rondelli e di Malika Ayane.

L’evento è gratuito per il pubblico, previa registrazione al sito www.tedxpisa.it. I relatori, come da regolamento TED, non vengono pagati. Tutte le spese sono coperte grazie allo sponsor Toscana Energia  e con il contributo di vari partner tecnici che presenteremo nel corso dell’evento. La manifestazione è stata co-promossa dal Comune di Pisa, con il patrocinio della Fondazione Teatro Verdi di Pisa. Il curatore èRiccardo Staglianò, giornalista di Repubblica e scrittore. L’organizzatore è Giuseppe Paradiso([email protected]), consulente informatico e produttore di eventi ICT e culturali. Ogni altra informazione, dalle biografie dei relatori agli orari dell’evento, sono reperibili al sito www.tedxpisa.it o contattando l’email [email protected].