Firenze, documenti falsi la Polaria arresta un ventenne di Teheran

L’iraniano di 24 anni utilizzava documenti per l’espatrio falsi. Una circostanza che, grazie al nuovo pacchetto di norme antiterrorismo, in questi casi fa scattare l’arresto. Lo studente universitario nel suo paese, si trova adesso in carcere nel capoluogo toscano, mentre la polizia indaga sull’organizzazione che procura documenti falsi agli immigrati.

Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, il ventenne, sprovvisto del visto della Gran Bretagna, per recarsi a Londra ha deciso di transitare dall’Italia. Sbarcato all’aeroporto di Milano Malpensa l’1 maggio scorso, nel giro di due giorni ha incontrato coloro che gli hanno fornito i documenti contraffatti. La Gran Bretagna non aderisce al trattato di Schengen ma Romania e Italia sì, perciò molti immigrati giungono regolarmente nel nostro Paese da dove con documenti falsi provano a passare altrove, ed anche in Gran Bretagna. È la stessa cosa che ha tentato di fare il ventenne andando in treno a Firenze il 5 maggio e poi dirigendosi, il 6, all’aeroporto di Peretola per imbarcarsi su un volo per Londra.

Un agente della polizia di frontiera lo ha bloccato nello scalo e si è accorto di qualche anomalia. Non è rimasto convinto dell’autenticità del documento sia per la numerazione del codice Cau, sia per l’anomalia dei caratteri della presunta carta d’identità, romena in questo caso, che avevano un corpo troppo grande rispetto al solito. Sono stati avviati controlli più accurati ed è stata fatta una perizia sulla carta. L’uomo non era romeno ma iraniano. Il microscopio ha evidenziato che la stampa era stata fatta con stampanti a getto d’inchiostro; i codici-spia, fatti con calcoli basati su dati che i falsari di solito non conoscono, davano risultati sbagliati; ai raggi ultravioletti la carta non rifletteva i disegni-civetta fluorescenti previsti.