Incontro sulla tastiera, la pianista Michelle Candotti al Teatro Olimpico

Il prossimo martedì 5 maggio l’associazione artistica Incontro sulla Tastiera sarà al Teatro Olimpco di Vicenza per un appuntamento oramai “storico” e molto atteso nell’ambito delle Stagioni musicali dell’Associazione: quello che, nella prestigiosa cornice del celebre teatro palladiano, viene organizzato in collaborazione con l’Accademia musicale “Incontri col Maestro” di Imola, una rinomata realtà internazionale, fondata e diretta dal Maestro Franco Scala, e riconosciuta come una delle migliori scuole preparatorie per il perfezionamento pianistico e strumentale in genere, dalla quale escono ogni anno giovani promesse e stelle del concertismo mondiale. Un appuntamento cui hanno preso parte negli anni, solo per citarne alcuni, nomi oggi celebri e di successo, da Igor Roma ed Enrico Pace ad Alexander Romanovsky, Yoko Kikuchi e Giuseppe Albanese, Anna Kravchenko, Mariangela Vacatello, Alberto Nosé, Maria Semeraro, Sophia Gulyak, Beatrice Magnani, Federico Colli e Alessandro Tardino. Lo scorso anno il palcoscenico era stato dell’abilissimo ed emozionante Lorenzo Di Bella, mentre in scena per questa edizione va la livornese Michelle Candotti, che alla giovanissima età di 18 anni presenta già un sorprendente bagaglio di successi, non ultimo la freschissima ammissione al Dublin International Piano Competition, che si terrà tra il 13 e il 26 maggio prossimi in Irlanda. Il concerto vicentino si apre con due brani di Chopin, la Fantasia op. 49 – una delle pagine più articolate e complesse del compositore polacco, che, pur tendendo verso il rifiuto di ogni costrizione formale, rimane ancora fedele alla ricerca di una struttura “geometrica” – e la criticata Ballata n.2, che il pianista aveva dedicato a Schumann. A seguire, un brano che rivela molto delle abilità artistiche dei suoi esecutori: la Dante Sonata di Liszt, ispirata alla Divina Commedia di Dante e considerata dalla critica uno dei brani più difficili del repertorio pianistico. Originariamente il brano si configurava come un piccolo pezzo diviso in due movimenti tematici, che Liszt aveva composto nel 1830; ma fu poi revisionato dallo stesso Liszt all’epoca del suo trasferimento a Weimar, nel 1849, quando lo trasformò in una sonata da un unico movimento e gli diede l’attuale titolo derivato dall’omonimo poema di Victor Hugo. Il concerto prosegue nel secondo tempo con la Sonata-Fantasia n. 2 di Scriabin – composta da due movimenti senza soluzione di continuità, che esprimono tutto il genio creativo del pianista russo, per certi aspetti vicino al gusto chopiniano – e si conclude con le Variazioni op. 42 su tema di Corelli scritte da Rachmaninov per il violinsta Fritz Kreisler. Si tratta dell’ultimo lavoro per pianoforte solo del musicista russo ed anche l’unico lavoro che egli compose durante i suoi ventisei anni di esilio negli Stati Uniti. Ultimate il 19 giugno del 1931, le Variazioni furono eseguite per la prima volta a Montreal il 12 ottobre dello stesso anno. Inizio alle 21.00.