Milano, grand prix della cucina italiana è monito affinché le donne si liberino dagli stereotipi

“Un’iniziativa che vuole dare rilievo alle donne, protagoniste nei molteplici ruoli di imprenditrici della ristorazione – chef e viticoltrici – e della cura domestica e quotidiana del cibo. Un monito affinché le donne si liberino dagli stereotipi, forti ancora oggi nel mondo, e in Italia. Con il ‘Grand Prix della Cucina Italiana’ si parlerà allora non di ‘angeli del focolare’, ma di imprenditrici, professioniste e donne che producono economia e che in quanto tali vogliono essere considerate”. Lo ha dichiarato Francesca Zajczyk, delegata del Sindaco alle Pari Opportunità commentando il Grand Prix della Cucina Italiana promosso dall’associazione Women for Italy – Nutrire il Futuro e presentato oggi a Milano.

“Si tratta di un  ideale tour gastronomico lungo il territorio nazionale – ha aggiunto Zajczyk – che avrà una giuria tutta al femminile per la prima volta in Italia, composta da chef professioniste e imprenditrici esperte di gastronomia e per raccontare l’Italia a tavola. Con passione e tenacia”.

Sulla piattaforma womenforitaly.com sarà presente il form per partecipare inviando le proprie ricette ‘d’autore’; ricette che vengono dai territori e che parlano di tradizioni, culture e contaminazioni. Intorno al cibo, si incontra poi il vino: settore in cui le donne, in numero sempre maggiore, sono protagoniste, con la valorizzazione di territori e tradizioni che fanno del nostro vino un’eccellenza mondiale. Un applauso particolare ha accolto la rappresentante de L’Aquila, in questi giorni di ricordo del 6° anniversario del terremoto che ha distrutto il capoluogo, anche come esempio di passione e tenacia che vuole reinventarsi e ricostruire; non abbandonare. Una pizza “stellata”, uno dei nuovi progetti, che, partendo dalla grande tradizione italiana, ben si amalgama nell’iniziativa Women For Italy.

E il grande pranzo della domenica non si fermerà: dopo Expo, infatti, continuerà il suo viaggio e approderà a Parigi. È l’Italia delle donne, della tradizione e dei saperi, antichi, nuovi, contaminati, nonché delle competenze e del coinvolgimento nel mercato e nell’economia.