Ravello, Patrizia Attruia strangolata al termine di una lite e chiusa in una cassapanca

La donna di 48 anni, Patrizia Attruia, è stata trovata senza vita in un appartamento a Ravello, in Costiera amalfitana, in via San Cosma. La macabra scoperta del corpo della donna, nata a Castellammare di Stabia ma poi residente a Scafati, che da circa tre anni si era trasferita nel borgo turistico della Costa d’Amalfi, è stata fatta dal suo compagno, Giuseppe Lima. L’uomo al suo rientro in casa ha visto il cadavere della donna avvertendo subito i Carabinieri.

I militari della compagnia di Amalfi hanno avviato le indagini coordinate dalla procura di Salerno. Avrebbero già fermato una persona (leggi). La donna, divorziata da tempo ma senza figli, si era trasferita da 3 anni a Ravello. Lavorava saltuariamente e conviveva con il compagno che lavorava come giardiniere in alcune ville della zona. Anche lui è divorziato, padre di due figli che con l’ex moglie però non vivono a Ravello.

I due erano ospitati nell’abitazione di Vincenza Dipino, una donna che aveva deciso di tenerli in casa dopo che era morta sua madre.