Onorare la memoria di Albino Pierro

Nel ventesimo anniversario della scomparsa di Albino Pierro “abbiamo il dovere di riflettere sulla figura di questo grande poeta, sul suo legame con la Basilicata, con Tursi e con il dialetto che scelse come mezzo per raccontare l’emozione del ricordo. Per molti critici proprio il ritorno alle sue radici e la poetica che ne scaturì lo portarono nell’olimpo della letteratura. In questo senso la vicenda di Albino Pierro è anche la dimostrazione del fatto che un albero senza radici non è libero di crescere, un po’ come Matera 2019 che partendo dalle sue radici si proietta nel mondo”.

Così il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, ricorda Albino Pierro nel ventesimo anniversario della scomparsa del grande poeta, morto il 23 marzo del 1995. “Un anniversario – aggiunge il presidente – che cade significativamente nello stesso anno in cui ricorrono 80 anni dal confino ad Aliano, 70 anni dalla pubblicazione del ‘Cristo si è fermato ad Eboli’ e 40 anni dalla morte di Carlo Levi che, pur non essendo lucano, volle piantare le sue radici nello stesso mondo di Pierro e di Scotellaro”.

A parere di Lacorazza “queste ricorrenze devono spingerci a rafforzare le iniziative volte a valorizzare i territori ed i paesi a cui questi ed altri autori, penso ad esempio a Isabella Morra ed al Parco letterario di Valsinni, sono stati profondamente legati, tanto da risultare essenziali nelle rispettive opere letterarie. La cultura ha sempre un valore universale, ma il legame con i luoghi è importante. E se Tursi vent’anni fa, per decisione del Consiglio Comunale, è stata proclamata ‘Città di Pierro’ occorre valorizzare questo legame inscindibile che ritroviamo nelle opere del grande poeta, per onorare la sua memoria”.