Zero privilegi, M5s presenta una proposta di legge

Oggi alle 10.15, presso la sala 3 del palazzo del Consiglio regionale (Via Vincenzo Verrastro 6 – Potenza), il gruppo consiliare del Movimento cinque stelle illustrerà alla stampa una proposta di legge “Zero privilegi” che prevede “Interventi per la riduzione dei costi della politica, il contenimento della spesa pubblica e la tutela delle finanze regionali. Modifica della Legge Regionale 29 ottobre 2002, n. 38 in materia di indennità di carica, indennità di funzione, rimborso spese e di assegno vitalizio”.

“Riproponendo lo spirito di una analoga proposta di legge di iniziativa popolare bocciata dal precedente Consiglio regionale di Basilicata – si legge nella nota del M5s – la pdl proposta contiene le seguenti misure: riduzione delle indennità di carica dei consiglieri regionali: dagli attuali 6.600 euro a 5.000 euro lordi annui ottenendo un risparmio annuo pari a € 403.200,00; soppressione delle indennità di funzione: si ottiene in tal modo un risparmio pari ad ulteriori circa 302.400,00 annui; riduzione dei rimborsi spese dagli attuali 4.500 euro mensili ai 3.000 euro mensili e introduzione della rendicontazione, ottenendo in tal modo un risparmio per le casse del Consiglio regionale pari ad ulteriori circa 450.000 su base annua; riduzione degli assegni vitalizi già maturati e/o erogati dal Consiglio regionale di Basilicata: tanto al fine di poter raggiungere un auspicabile equilibrio ed equità tra i trattamenti economici rappresentati dai vitalizi e i trattamenti pensionistici erogati dall’Inps per la generalità dei cittadini che ne hanno diritto (sono esclusi dal perimetro delle riduzioni gli assegni erogati ai consiglieri inabili al lavoro e gli assegni di reversibilità erogati in caso di morte per cause di servizio). I risparmi e le risorse aggiuntive così ottenute vengono destinate al sostegno al reddito delle persone e delle famiglie più in difficoltà (che vivono al di sotto della soglia di povertà relativa e/o non posso più contare su alcun reddito di lavoro o di altra natura) o che versano in situazioni di disagio socio-economico anche di natura abitativa”.