Milano FuoriSalone, alla Fabbrica del Vapore giovani designer, artigiani e makers 2.0

Sarà la Fabbrica del Vapore il luogo migliore dove scoprire e confrontarsi con la creatività dei giovani designer, le soluzioni estrose degli auto produttori e le artigianalità dei makers 2.0. A presentare il ricco programma di eventi e iniziative proposti dalla Fabbrica del Vapore in occasione del prossimo Fuorisalone dal 14 al 19 aprile, l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Moda e Design Cristina Tajani con Cesare Castelli, Presidente di Milano Makers e Arianna Fontana, Presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Milano, Monza Brianza.

Fuori Salone Vapore

“Grazie alla collaborazione avviata in questi tre anni tra Amministrazione e operatori attivi all’interno della Fabbrica del vapore siamo riusciti a far sì che questa realtà diventasse un vero punto di riferimento del Fuori Salone, come Brera, Lambrate e Tortona. Ma non solo, oggi la sede di via Procaccini 4 è soprattutto il luogo da visitare per chi vuole conoscere nuovi linguaggi espressivi e giovani di talento”. Così l ’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Moda e Design Cristina Tajani.

Idee, progetti e creatività sempre più da condividere e realizzare insieme con “Sharing Design Green Utopia” l’esposizione realizzata da MilanoMakers in coproduzione con il Comune di Milano e con il patrocinio dell’ Associazione per il disegno Industriale (ADI) in cui i giovani designer e autoproduttori provenienti da tutto il mondo (Europa, Asia, America Latina) si confronteranno dando vita a 7 grandi mostre allestite nella suggestiva Cattedrale della Fabbrica del Vapore sino all’8 maggio. Mostre realizzate con il coordinamento generale di Cesare Castelli, Presidente di MilanoMakers, c he tra i fondatori annovera importanti nomi del design italiano, quali Duilio Forte, Nuala Goodman, Alessandro Guerriero, Maria Christina Hamel, Francesco Mendini e Franco Raggi ,mentre sul piazzale esterno della Fabbrica ad accogliere i visitatori e gli appassionati di design sorgerà l’architettura vegetale Green Utopia, a cura di Maurizio Corrado . I 3.000 metri quadrati della Cattedrale per 5 giorni costituiranno l’innovativo hub creativo in cui Milano Makers reinterpreta il concetto di sharing economy intesa come condivisione dei mezzi per giungere all’affermazione della creatività dei singoli individui e resa possibile dal poter disporre di tecnologie a basso costo, come stampanti 3D e macchine a taglio laser, che guidate dalla sapienza degli artigiani e dall’uso di materiali innovativi permettono di ridefinire i criteri di progettazione dei beni di uso comune evitando la spersonalizzazione tipica della grande distribuzione.

Sempre nei giorni del Fuorisalone design, creatività e artigianalità si declineranno anche al femminile grazie a “ DI donne & friend”, la collettiva del gruppo Donne Impresa di Confartigianato Milano, Monza Brianza. L’iniziativa, giunta alla sua V edizione, quest’anno si intitolerà Nuovo Catalogo Artigiano ponendosi in continuità nella fruttuosa collaborazione con apprezzati designer come: Laura Agnoletto, Dorina Camusso, Manolo De Giorgi, Marco Ferreri, Margherita Palli, Marco Romanelli che portato alla produzione e alla presentazione in anteprima di una serie di prototipi che diffondono il gusto italiano nel mondo attraverso le valigie dei turisti e dei visitatori di Expo 2015. Tra le novità l’apertura ad alcuni colleghi uomini, artigiani e designer, che hanno dimostrato la volontà di collaborare con le colleghe per giungere a un confronto e a una sintesi tra pensiero femminile e maschile.

Spazio anche alle realtà già attive all’interno della Fabbrica con Posti di vista: Il paese delle Meraviglie ideato da FDVLAB – Associazione Laboratori Fabbrica del Vapore. Un percorso alla scoperta dei processi creativi e di nuovi modi di interpretare il design. Posti di Vista giunge quest’anno alla su XII edizione e si pone come laboratorio di ricerca e sperimentazione, luogo privilegiato per chi vuole approfondire e riflettere sulle varie implicazioni del fare design oggi: memoria e valore storico, interazione di competenze e saperi, progettazione partecipata, design sociale, autoproduzione, digital fabbrication. Mostre, luoghi, spettacoli ed incontri dedicati al mondo del design e della cultura, ideati in stretta connessione con università e importanti realtà internazionali, sviluppati da chi crede che la passione di indagare accenda la vita.