L’ex muratore Mario Capoluongo uccide il fratello e la nipote poi si spara, San Cipriano è sconvolta

“Siamo sgomenti per questa tragedia perché era una famiglia molto conosciuta e rispettabile. Nella mia amministrazione ci sono molte persone che conoscevano bene Antonio Capoluongo”. Così il sindaco di San Cipriano d’Aversa, Vincenzo Caterino, ha commentato l’omicidio-suicidio.

Antonio Capoluongo, 65 anni e sua figlia Ersilia di 47 anni, sono stati uccisi a colpi di fucile, all’interno della propria abitazione. Il terzo cadavere è stato trovato dagli agenti in strada. Si tratta di Mario Capoluongo, ex muratore di 74 anni. L’uomo preso dal rimorso ha rivolto lo stesso fucile usato per l’omicidio verso se stesso e si è sparato alla tempia.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti sembrerebbe che il fratello dell’uomo abbia fatto irruzione nella casa dei suoi familiari uccidendoli, poi sarebbe uscito in strada, togliendosi anche lui la vita. I 3 vivevano nell’abitazione dove è avvenuta la tragedia. La Polizia di Stato sta cercando di appurare le ragioni che hanno portato l’ex muratore a uccidere il fratello e la nipote. Gli investigatori della Squadra Mobile stanno ora ascoltando i vicini di casa.

Contrariamente a quanto si era ipotizzato in un primo momento, non sembra che il gesto sia da ricondurre a una lite familiare. I vicini, in particolare, hanno descritto la famiglia Capoluongo come unita e tranquilla. Proseguono le indagini per accertare non solo il reale motivo che ha scatenato la furia omicida dell’uomo ma anche l’esatta dinamica dei fatti.