25 anni fa ci lasciava Sandro Pertini

Le strade di Pisa e Sandro Pertini si sono incrociate due volte. Visite brevi, ma molto significative. Era il 14 aprile 1929. Pertini stava aspettando a Pisa, in Corso Italia, il politico Enrico Rossi per progettare la caduta di Benito Mussolini. Ma non riuscì a incontrarlo perché Icadio Saroldi, esponente fascista di Savona, lo riconobbe e così fu arrestato da un piccolo gruppo di camicie nere, in quanto clandestino. Fu liberato nel 1943, pochi giorni dopo la caduta del fascismo. Il 24 maggio 1984 è di nuovo a Pisa, da Presidente della Repubblica: «È una delle visite più belle che lascia dentro di me un ricordo incancellabile» commentò Pertini la sua giornata. Parole che testimoniano il legame profondo che aveva con la città della Torre. Scomparve il 24 febbraio 1990, esattamente 25 anni fa. Pisa lo ricorda con una mostra, nell’atrio di Palazzo Gambacorti, in cui la vita del Presidente Partigiano è raccontata da foto, caricature, recensioni e interviste, giornali d’epoca, una collezione di francobolli, lettere, documenti, libri e 40 pannelli biografici. Allestita dal Comune, con l’associazione “I Cavalieri” e Andrea Balestri, è una delle tre in Italia. Giovedì 26 febbraio alle 10,30, al cinema-teatro Lux, la proiezione del film-documentario “Mi mancherai. Ricordo di Sandro Pertini” con la partecipazione del presidente dell’Associazione Nazionale S.Pertini e dell’onorevole Valdo Spini presidente della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli.