Vicenza, Case dell’acqua già erogati 621 mila litri pari a 12 tonnellate e mezzo di plastica

A due anni dall’inaugurazione della prima Casa dell’acquadel Comune di Vicenza e a pochi mesi dall’entrata in funzione di tutti e sei i punti di distribuzione, il saldo dell’iniziativa voluta dall’assessorato alla progettazione e sostenibilità urbana è decisamente positivo: sono già statierogati 621.921 litri d’acqua, pari a 12.438 chilogrammi di plastica e 13.682 chilogrammi di CO2 in meno, calcolati sulla produzione e sul traffico che sarebbero stati generati dal trasporto delle corrispondenti 414.616 bottiglie in PET da un litro e mezzo acquistate in negozio.

Questi i dati resi noti dall’assessore Antonio Dalla Pozza in occasione del sopralluogo a una delle ultime case attivate, cioè quella all’angolo tra via Salvemini e via Rosselli, a Santa Croce Bigolina, eseguito insieme al consigliere comunale Valter Bettiato Fava.

“Si tratta di numeri – ha detto l’assessore Dalla Pozza – che rappresentano un successo in termini ambientali e di servizio ai cittadini e che ci inducono a proseguire nella promozione dell’iniziativa, inserita peraltro nel progetto europeo URBAN_WFTP, dedicato al monitoraggio e al contenimento dell’impronta idrica, cioè del consumo diretto e indiretto dell’acqua, stimato a Vicenza in 170 metri cubi annui per abitante, di cui 60 metri cubi relativi al consumo diretto. Con la pubblicazione nel display presente in ogni distributore di messaggi istituzionali sulle buone pratiche per il contenimento delle risorse e sulle iniziative comunali e con la futura possibile introduzione di un servizio wifi gratuito contiamo di fare di queste casette dei veri e propri punti di aggregazione e di informazione all’interno dei quartieri”.

Nel dettaglio, dei 621.921 litri erogati, 374.398 sono stati di acqua frizzante e 247.523 di acqua naturale.

Nella classifica dei consumi, che però è condizionata dalla data di entrata in funzione del servizio, il primo posto è occupato dalla Casa dell’acqua di via Giuriato, a San Pio X, (attivata nel febbraio del 2013) che da sola ha erogato 457 mila litri, di cui 281.200 frizzante. Al secondo posto si piazza la Casa dell’acqua di San Lazzaro in via Albinoni (agosto 2014), con 82.218 litri erogati di cui 49.318 frizzante. A Santa Croce Bigolina, tra via Salvemini e via Rosselli, (settembre 2014) sono già 26.313 i litri erogati di cui 16.433 frizzante. Seguono gli impianti di via del Mercato Nuovo (settembre 2014) con 22.700 litri di cui 11.660 frizzante, via Colombo al Villaggio del Sole (settembre 2014) con 14.923 di cui 7.336 frizzante e via Prati a San Bortolo (settembre 2014) con 12.767 litri di cui 8.451 frizzante.

Nelle sei Case dell’acqua, tutte installate in quartieri particolarmente popolosi e in zone dotate di parcheggio, i cittadini possono ottenere acqua refrigerata naturale e frizzante, di qualità controllata ed eccellente, proveniente dall’acquedotto comunale e ulteriormente microfiltrata, declorata e sterilizzata, a costo zero per le casse comunali e a un prezzo irrisorio per gli utenti rispetto alle bottiglie in commercio.

Portando le bottiglie da casa, l’acqua può essere prelevata 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 ad un prezzo bassissimo rispetto a quelli del mercato delle acque minerali: 2 centesimi di euro per mezzo litro d’acqua naturale e 3 per la frizzante; 3 centesimi per un litro di naturale e 6 se frizzante; 4 centesimi per 1,5 litri di naturale e 9 centesimi se frizzante.

L’acqua si paga con monete da 5 centesimi fino a 2 euro, tagli accettati anche per ricaricare direttamente alla Casa dell’acqua la tessera disponibile negli esercizi convenzionati indicati nel distributore.

Una volta posizionata la bottiglia nell’erogatore prescelto (naturale o frizzante), basta premere il pulsante della quantità desiderata e l’erogazione si fermerà da sola al raggiungimento della quantità selezionata

L’azienda individuata con gara per l’installazione dei sei erogatori di acqua naturale e gassata è la Bbtec snc di Tavagnacco (Udine), che ha in concessione il servizio per otto anni (con possibilità di proroga per ulteriori otto anni). La ditta installa a sue spese le strutture, paga i costi delle forniture d’acqua ed energia elettrica ed incassa gli introiti della vendita dell’acqua.

All’iniziativa collabora Acque Vicentine, il cui consiglio di amministrazione ha stabilito che nei Comuni serviti dall’azienda gli allacciamenti dei distributori di acqua all’acquedotto vengono eseguiti gratuitamente. Il Comune infine ha curato a proprie spese l’allacciamento elettrico dei distributori.