Milano, sale gioco 470 controlli e 66 sanzioni per la mancanza di rispetto degli orari

La Polizia locale rende noti i risultati dei primi controlli sistematici nelle sale scommesse e sui pubblici esercizi che hanno le “macchinette” elettroniche da gioco sul rispetto degli orari: tra l’1 e il 15 febbraio sono state effettuate 470 verifiche e sono state erogate 66 sanzioni ad altrettanti esercizi che non rispettavano le regole. Per essere più tempestivi, efficienti e mirati nei controlli è stato costituito un dispositivo della Polizia locale composto da agenti dell’Annonaria nelle sale scommesse, da agenti dei Comandi di Zona con Vigili di Quartiere e agenti accertatori nei pubblici esercizi, da agenti del Nucleo tutela trasporto pubblico per gli esercizi presenti in metropolitana e agenti dell’Unità antiabusivismo per le situazioni più complesse secondo percorsi di volta in volta pianificati. In questo modo trova compiuta applicazione l’ordinanza, emanata lo scorso 15 ottobre dal Comune di Milano e più volte riconfermata dalla giustizia amministrativa, per definire precise e limitate fasce orarie per l’attività delle sale gioco e per il funzionamento delle slot machine nei locali pubblici, al fine di arginare i danni del gioco d’azzardo a tutela dei cittadini, a partire dalle persone più vulnerabili come i giovani e gli anziani. Le sale non possono più restare aperte 24 ore su 24, ma solo dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23, in modo tale da “ridurre la possibilità di accedervi, con particolare attenzione agli orari di uscita dalle scuole e al tempo libero delle fasce più fragili della cittadinanza, in primo luogo giovani e anziani”. “Continueremo con i controlli affinché le regole siano rispettate. Le sanzioni della Polizia locale si aggiungono a un impegno su più fronti di tutta l’Amministrazione contro il gioco d’azzardo, a tutela della salute dei cittadini dalle ludopatie e per allontanare dal territorio criminalità e degrado” dichiarano la Vicesindaco con delega all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris e l’assessore alla Sicurezza e Coesione sociale Marco Granelli. Nei mesi scorsi le azioni del Comune di Milano, tra i primi in Italia nella lotta al proliferare delle sale da gioco, sono state diverse: gli interventi che hanno permesso di bloccare l’apertura di oltre 10  sale da gioco, dalle periferie verso il centro;  l’approvazione del nuovo Regolamento edilizio con una norma che impedisce l’insediamento di nuove sale gioco e scommesse a meno di 500 metri dai luoghi sensibili come scuole, impianti sportivi, luoghi di aggregazione giovanile, parchi gioco, sedi di associazioni di volontariato che si dedicano alla pubblica assistenza; le iniziative di studio e di coordinamento politico con la Regione e le altre città lombarde impegnate nel contrasto alla ludopatia”. A queste azioni si aggiungono le sentenze del Consiglio di Stato e del Tar della Lombardia che, respingendo i ricorsi degli esercenti contro l’ordinanza dell’Amministrazione, hanno recepito quanto già affermato dalla Corte Costituzionale, che ribadisce il diritto di varare provvedimenti ”finalizzati a tutelare soggetti ritenuti maggiormente vulnerabili, per la giovane età o perché bisognosi di cure, a prevenire forme di gioco compulsivo e ad evitare effetti pregiudizievoli per il contesto urbano e la quiete pubblica”.