Furto sacrilego nella Collegiata di Santo Stefano a Castelfidardo

Sparita la corona dal Ss. Crocefisso miracoloso, invocato dai fidardensi durante il colera del 1855. Ad accorgersi che mancava qualcosa all’opera lignea, tradizionalmente ricoperta da una veste rossa damascata, è stato il parroco di Santo Stefano, don Bruno Bottaruscio. Il sacerdote si trovava in chiesa davanti alla cappella del Ss.Crocefisso, che custodisce la pregevole immagine sacra per la quale proprio quest’anno a settembre cadrà la ricorrenza dei 150 anni della solenne incoronazione, quando si è reso conto che mancava qualcosa. La corona era scomparsa della testa e poco dopo in piazza Leopardi, dove si erge l’edificio sacro, è arrivata una pattuglia dei Carabinieri. Le telecamere della videosorveglianza interna alla Collegiata hanno aiutato ad avviare subito le indagini sul grave episodio.

Dopo aver visionato i filmati, i militari dell’Arma hanno scoperto che il colpo è stato perpetrato da uno sconosciuto da identificare, che prima ha finto di raccogliersi in preghiera su un banco della chiesa, poi, approfittando dell’assenza di fedeli, con un’azione repentina, ha strappato la corona alla statua.

Il Crocefisso fu trasferito nel 1882 nella chiesa principale di Castelfidardo, la Collegiata appunto, e nel mese di settembre da allora prese forma la tradizione di penitenza e ringraziamento che anche oggi viene onorata. Tanto più che nel 1903 a Castelfidardo era scoppiata una forma di epidemia e anche in quell’occasione il Capitolo dei Canonici della Collegiata portò in processione il Ss. Crocifisso per vincere il male.