Matera, seminario su Split payment e fatturazione elettronica

Split payment e fatturazione elettronica al centro del seminario di approfondimento organizzato da Confapi Matera, in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili della provincia di Matera, che avrà luogo lunedì 2 febbraio con inizio alle ore 16.00 presso la sede dell’Ordine in via Ugo La Malfa n. 3.

Da un lato le novità introdotte dal meccanismo dello split payment e dall’altro l’estensione a tutta la pubblica amministrazione, dal prossimo 31 marzo 2015, dell’obbligo di fatturazione elettronica (in vigore dal 6 giugno 2014 per le amministrazioni centrali), rendono necessario un aggiornamento che consenta alle imprese che lavorano con la PA di poter fare il punto su scadenze, norme, procedure e modalità di attuazione.

Nel caso della fatturazione elettronica il giudizio non può che essere positivo: “Questa, come altre iniziative legate alla dematerializzazione e alla gestione digitale delle comunicazioni, – ha dichiarato il presidente dell’ODCEC, Eustachio Quintano – si stanno progressivamente diffondendo anche nelle PA locali con benefici per l’ottimizzazione dei tempi e la riduzione dei costi. Strumenti che traducono la necessità di adeguare la pubblica amministrazione ai tempi e alle sfide attuali.”

In ordine alle novità introdotte dallo split payment sono evidenti le disparità di trattamento a danno delle imprese. Il nuovo meccanismo, che regola i rapporti tra la pubblica amministrazione e le imprese in materia di iva, prevede infatti che la prima versi l’imposta direttamente allo Stato determinando, così, un mancato incasso per le seconde. Per queste ultime, infatti, ci sarà il problema di pagare l’iva ai rispettivi fornitori senza però usufruire del sistema “compensativo” tra l’iva versata e quella ricevuta perché, appunto, la PA regolerà la propria posizione direttamente con il fisco.

“Un dispositivo perverso – ha evidenziato il presidente di Confapi Matera, Enzo Acito – pensato esclusivamente per tutelare le casse statali. Le imprese, infatti, a fronte di una uscita immediata nei confronti dei propri fornitori dovranno attendere tempi burocratici per vedersi riconosciuta la propria di iva. Per innescare un meccanismo valido di ripresa occorrono misure che vadano in questa direzione, non il contrario. Se il senso dello split payment era racchiuso nella lotta all’evasione fiscale, si è finito per ottenere un risultato che di fatto penalizza le imprese serie che, nonostante le ingenti difficoltà, continuano ad operare nel segno della legalità e del rispetto delle regole”.