Capocolonna, sospesa la cementificazione. La lotta quand’è giusta paga

vallone a capocolonnaLa protesta paga sempre! La sospensione della cementificazione nell’area archeologica di Capocolonna insegna. Un esempio che dimostra come i cittadini sono ascoltati quando lottano per qualcosa di utile all’indirizzo della collettività. Capocolonna è, in ordine di tempo, l’ultimo evento negativo che la città sta subendo e che si somma alle tante altre negatività che subisce da più anni quali la desertificazione occupazionale a causa della deindustrializzazione; la sub sidenza per l’estrazione del metano al largo della costa senza alcuna ricaduta economica; chiusura della stazione e abolizione dei treni lungo la tratta ionica; Ss 106 che continua a mietere morti. Il presidio ininterrotto da parte dei cittadini e associazioni a Capocolonna ha indotto la Soprintendenza a confermare la sospensione dei lavori attualmente in corso fino alla definizione delle valutazioni degli ispettori del Ministero dei Beni Culturali. Sospensione chiesta e ottenuta dopo il positivo incontro che c’è stato tra il Sindaco Peppino Vallone ed i cittadini sul sito archeologico (domenica 24 gennaio). La sospensione dei lavori attualmente in corso fino alla conclusione delle valutazioni che saranno effettuate dagli ispettori del Ministero dei Beni Culturali. Il sindaco Vallone si è anche dichiarato disponibile a proseguire il positivo dialogo con i cittadini ed il comitato spontaneo che in questi giorni ha presidiato pacificamente il sito nell’interesse comune della valorizzazione del sito archeologico di Capocolonna. Per il deputato M5S Paolo Parentela, «la decisione, annunciata dal Sindaco di Crotone Peppino Vallone, di sospendere i lavori nel Parco Archeologico di Capo Colonna, rappresenta una vittoria dei cittadini» che aggiunge: «Il presidio spontaneo del comitato ha raggiunto l’obiettivo di far cambiare idea al Sindaco, che si è finalmente reso conto dello scempio in atto nel parco archeologico. «È  stata vinta una battaglia – continua il deputato pentastellato –  ma la “guerra” è ancora lunga. Il Comune di Crotone, infatti, può solo sospendere i lavori in attesa della decisione finale, che spetta al Ministro dei Beni Culturali. Spero non ne facciano una questione politica, come era sembrato nei primi giorni di protesta, ma di semplice buon senso. Noi non abbasseremo la guardia fin quando non verrà posta definitivamente la parola ‘fine’ a questa vicenda». Parentela conclude: «Il comitato ha dato dimostrazione di come sia difficile resistere alle proteste portate avanti con intelligenza e cultura. Sono tante le battaglie che i cittadini calabresi attivi ed informati devono ancora combattere per difendere i beni comuni e spero che l’esperienza di Capo Colonna sia da esempio per tutti. La Calabria avrà occasione di vero rilancio solo se i cittadini smetteranno di dare carta bianca alla politica ed inizieranno ad interessarsi attivamente del proprio territorio».