Tropea, il sindaco Rodolico revoca l’assessore Bretti per un’intervista. Impazza la polemica

La località turistica calabrese balza agli onori della cronaca per la rimozione dell’assessore al Turismo Antonio Bretti, stimato professionista, revocato dal sindaco Pino Rodolico per avere dato il suo sostegno al tuffo in mare organizzato per festeggiare il Capodanno, iniziativa nel corso della quale è stato intervistato, tra gli altri, un uomo che è risultato essere un sorvegliato speciale, Francesco Zaccaro, genero del boss Tonino La Rosa, ritenuto a capo dell’omonimo clan di Tropea.

Il sindaco ha revocato la delega a Bretti per avere, “con i suoi comportamenti, leso l’immagine del Comune allontanandosi dalle linee programmatiche dell’amministrazione”.

All’iniziativa si sono aggregati anche il vice sindaco Domenico Tropeano e il presidente del consiglio comunale Sandro D’Agostino ma si sarebbero allontanati dissociandosi successivamente dall’iniziativa. In televisione è comparsa l’intervista al genero del boss. Nei giorni scorsi, sia Tropeano sia Bretti erano stati convocati dai Carabinieri per fornire chiarimenti sull’organizzazione dell’iniziativa

Dal canto suo Antonio Bretti, ex assessore al Turismo con delega agli Eventi e Spettacoli del Comune di Tropea, si dice rammaricato e incredulo. “Cari Amici, in queste ore sto ricevendo tantissimi attestati di stima e solidarietà, mi stanno arrivando messaggi e telefonate da tutta Italia, ma la soddisfazione maggiore è sentire l’indignazione dei Tropeani per quanto a me accaduto. Questo mi gratifica tantissimo anche perché pur non potendo e non volendo entrare in merito alla questione politica del ritiro delle deleghe non posso non pensare alla forma ed alla sostanza di quanto scritto da Pino Rodolico, parole che non meritavo, non le meritavo davvero e lo sapete tutti, Rodolico per primo. Il tempo di recuperare la giusta serenità e avrò modo, carte alla mano, di dimostrare nei fatti di non aver certo leso io l’immagine di Tropea per come vergognosamente scritto”.