I miei auguri alle donne

Scan10008 Editoriale dedicato. A giorni si ripeterà il più bel miracolo del mondo, festeggiare il “ Santo Natale”. Io l’ho vorrò senza ricevere alcun regalo e invece sua avere accanto le “ persone”, amici e figli seduti attorno a una tavola di modestia, senza alcuna esagerazione, per parlare e ridere, scambiarci e farci dono di intima felicità. Ci sono le “ persone “ quelle che si amano, quelle che sono lontane, quelle che più non sono con noi, quelle dimenticate o che ci hanno dimenticato, con cui festeggiare questo evento d’amore al quale non mancare presentandosi scevri di ogni inutilità. Che sia davvero così, intimo e prezioso; magari andare a trovare o meglio a far visita nella “ Sua” casa, detta anche tempio, sedersi e ascoltare il silenzio poiché la sua voce è silenzio. Andrò in quella chiesetta sperduta in mezzo ai campi gelati, abitata dai passeri e mi rivolgerò a lui come facessi con un amico, perché lui è un amico dall’immenso amore. Ma non si può fare a meno di rivolgere il pensiero a tutte quelle persone impiegate in quei Centri Commerciali che arriveranno a casa distrutte dalla stanchezza e svuotate di quell’aria gioiosa natalizia, e alla “ Violenza” che serpeggia e distrugge, avvelena l’esistenza di tantissime persone. La più terribile è quella usata con metodo nei confronti della donna, perché accade? Chiedersi da dove arrivi questa violenza è un fattore coscienziale. Parlare di violenza in relazione alla diffusa violenza su donne e minori significa mettere in luce la peggiore dimensione sessuata del fenomeno, è una manifestazione di un rapporto tra uomini e donne da sempre diseguali che ha portato piccoli uomini a prevaricare e discriminare le donne. E’ un meccanismo subdolo decisivi e incisivi che costringe le donne a una posizione subordinata a certi uomini deficienti. E quindi come perpetrare un massacro! La violenza dunque altro non è che qualsiasi atto di violenza per motivi di genere che provochi o possa verosimilmente provocare danno fisico, sessuale o psicologico, comprese le minacce di violenza, la coercizione o privazione arbitraria della libertà personale, sia nella vita pubblica che privata. Da diverse ricerche emerge che la violenza di genere si esprime su donne e minori in vari modi, ed in tutti i la violenza domestica esercitata soprattutto nell’ambito familiare o nella cerchia di conoscenti, attraverso minacce, maltrattamenti fisici e psicologici, atteggiamenti persecutori, percosse, abusi sessuali, uxoricidi passionali o premeditati. I bambini, gli adolescenti, ma in primo luogo le bambine e le ragazze adolescenti sottoposte all’incesto. Le donne sono esposte nei luoghi pubblici e sul posto di lavoro a molestie ed abusi sessuali, a stupri e a ricatti sessuali. In particolare verso le lesbiche sono agiti i cosiddetti “stupri correttivi”. In molti paesi le ragazze giovani sono vittime di matrimoni coatti matrimoni riparatori e/o costrette alla schiavitù sessuale, mentre altre vengono indotte alla prostituzione forzata e/o sono vittime di tratta. Altre forme di violenza sono le mutilazioni genitali femminili o altri tipi di mutilazioni come in un recente passato le fasciature dei piedi, le cosiddette “dowry death” (morte a causa della dote) l’uso dell’acido per sfigurare lo stupro di guerra ed etnico . Dunque la violenza alle donne – in qualunque forma si presenti, e in particolare quando si tratta di violenza intrafamiliare – è uno dei fenomeni sociali più nascosti; è considerato come punta dell’iceberg dell’esercizio di potere e controllo dell’uomo sulla donna e si estrinseca in diverse forme come violenza fisica, psicologica e sessuale, fuori e dentro la famiglia. Va precisato inoltre che quando c’è violenza fisica, la violenza psicologica è sottintesa, costruita “a monte”. Infatti, vi è sempre una fase più o meno lunga di violenza psicologica, di manipolazione, prima che venga messa in atto una eventuale violenza fisica. Nessuno accetta di ricevere colpi di punto in bianco. Occorre essere molto innamorati e dipendenti affettivamente per trovare scuse in certe situazioni. Pertanto, è particolarmente importante prevenire ogni forma di sopraffazione e violenza psicologica: sono l’anticamera della violenza fisica, sebbene questa non avvenga sempre.La violenza psicologica è una tattica vessatoria, fatta di parole o comportamenti ripetuti nel tempo capaci d’intaccare la dignità o l’integrità fisica e mentale del partner. Si tratta di umiliazioni, di abuso di potere, di manovre per isolare l’altro, farlo sentire colpevole ed inadeguato, fino a fargli perdere ogni stima di sé e, a volte, il gusto della vita. Presa separatamente, una parola o un’azione di questo genere può sembrare inoffensiva: è proprio l’accumulo di un tale comportamento che fa sicché sia una violenza psicologica, spesso nascosta fra le mura domestiche, vera opera di distruzione. Signore, auguri a voi, che sia davvero un Santo Natale che vi porti pace e eguaglianza con gli uomini, che ancora oggi non vogliono accettare che “voi” avete l’ottava marcia…. Mentre io sono rimasto alla “ 5 “ . Auguri davvero.