Housing Città Sassi, progetto per costruire case, scuole, parchi

Housing Città dei Sassi: un progetto che porterà un nuovo impulso all’edilizia lucana, con la costruzione a Matera di scuole, centri commerciali, centri sportivi, chiese, parchi e soprattutto case, molte delle quali destinate alle famiglie meno abbienti. La giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Opere pubbliche e Infrastrutture Aldo Berlinguer, ha approvato lo schema ad hoc di Accordo di programma fra Regione Basilicata e Comune di Matera. Housing Città dei Sassi nasce dai “Programmi integrati di promozione di edilizia residenziale sociale e di riqualificazione urbana” previsti dalla legge regionale 25 del 2009. Segue nel 2010 un avviso pubblico da cui viene scelta la proposta progettuale della società Matera ’90 Srl. “Questa iniziativa – dice l’assessore – rientra nella RIVOLUZIONE INFRASTRUTTURE che abbiamo presentato qualche tempo fa. E’ un altro tassello del grande sforzo che la giunta guidata dal presidente Pittella sta facendo per infondere nuove energie nel tessuto produttivo e infrastrutturale lucano”. Il costo presumibile del programma è di oltre 73 milioni di euro, a carico dell’attuatore privato. Sono previste cinque linee d’intervento: edilizia residenziale sociale, edilizia residenziale privata, servizi e funzioni commerciali (centro commerciale, albergo, uffici e negozi, centro sportivo ricreativo, casa protetta, jazzo, culto, strutture sanitarie), spazi pubblici e verde (asilo, asilo Asm, locali per servizi, sistema del verde), infrastrutture e spazi connessi. Le case di edilizia sociale sono destinate a nuclei familiari e giovani coppie a basso reddito, anziani in condizioni economiche svantaggiate, studenti fuori sede, sfrattati e altri soggetti in situazioni difficili. “L’edilizia, un tempo settore trainante dell’economia lucana – spiega Berlinguer – potrebbe tornare a giocare, se opportunamente rivista e resa compatibile con l’ambiente, un ruolo rilevante per la Basilicata. Per i cittadini di Matera, in vista dell’appuntamento del 2019 come Capitale europea della Cultura, ci sarebbero più servizi e strutture migliori. Ma questo progetto – conclude – è importante anche perché potrebbe assicurare un tetto sulla testa a famiglie che non se lo possono permettere. Un vantaggio su più fronti, dunque, caratteristica dei programmi della RIVOLUZIONE INFRASTRUTTURE”.