Roma, mafia e politica si dimette l’assessore comunale Daniele Ozzimo
L’inchiesta che ha fatto “tremare” i palazzi capitolini intacca anche la giunta Marino. Tra gli indagati l’assessore alla Casa. “Sono estraneo ai fatti, ma per senso di responsabilità rimetto il mio mandato”. Così Daniele Ozzimo (Pd), coinvolto nella maxi-inchiesta su un intreccio tra mafia e politica, che ha portato all’arresto di 37 persone.
“Una scelta sofferta perché sono orgoglioso del lavoro portato avanti in questi mesi, ma credo doverosa nei confronti della mia città”, ha motivato l’esponente del partito di Renzi.
Daniele Ozzimo nasce a Roma nel quartiere di Centocelle il 15 giugno del 1972. Iscritto alla facoltà di Scienze Politiche all’Università La Sapienza di Roma, si impegna a difendere i diritti degli studenti iniziando così la sua esperienza politica sul territorio della Tiburtina. Si dedica molto al mondo del volontariato e si iscrive nel 1994 al Partito Democratico della Sinistra (PDS), occupandosi in particolare di servizi sociali e di disabilità. Nel 2000 diventa Segretario dei Democratici di Sinistra del V Municipio. Viene eletto nel 2008 al Consiglio del Comune di Roma nelle liste del Partito Democratico ricoprendo la carica di vice Presidente della Commissione Politiche Sociali e diventando membro della Commissione Lavori Pubblici, Scuola e Sanità.
Assessore con delega a:
– Politiche abitative e della casa; – Piano casa; – Housing sociale; – Interventi per fronteggiare l’emergenza abitativa e servizi di assistenza alloggiativa; – Decentramento amministrativo; – Politiche attive del lavoro e della formazione professionale; – Centri di orientamento al lavoro e centri di formazione professionale; – Miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro; – Attività finalizzate al dialogo sociale e alla tutela dell’occupazione.