La montagna viva è la sfida per la Macroregione alpina

Il Presidente della Regione Augusto Rollandin è intervenuto ieri, lunedì 1 dicembre, a Milano alla Conferenza sulla Strategia alpina, nell’ambito della sezione delle due giornate dedicata alle posizioni e ai progetti delle Regioni nel quadro del Piano di azione della Macroregione alpina.

Intervenendo nel dibattito finale accanto ai colleghi Sergio Chiamparino, Roberto Maroni, Luca Zaia, Ugo Rossi, Arno Kompatscher e Günther Platter, il Presidente Rollandin, partendo dall’assunto che le Regioni alpine vogliono essere protagoniste del nuovo assetto tracciato dalla Strategia, con una proposta ad integrazione del Piano di azione che la Commissione europea presenterà entro giugno.

«Anche se dobbiamo purtroppo constatare, come in molte aree alpine, in particolare quelle di media montagna, si presentino concreti problemi di spopolamento – dichiara il Presidente Rollandin -, con un conseguente depauperamento in termini di “popolazione attiva”, con effetti negativi sul mantenimento e l’assetto del territorio in genere, le Alpi rappresentano costituiscono un fondamentale motore in termini di sviluppo sostenibile: per noi e per l’intera Europa».

«Il progetto della Macroregione alpina – dice il Presidente della Regione – è quindi una sfida a rilanciare il concetto della montagna viva. Ma è necessario, all’interno della Strategia, favorire la predisposizione e la realizzazione di progetti che individuino soluzioni innovative per riconoscere a chi vive in montagna le condizioni per poter continuare a farlo, sostenendo con agevolazioni i sovraccosti che è obbligato a sopportare, garantendo l’accessibilità e l’erogazione di servizi di base, investendo perché siano assicurati lo sviluppo economico e le opportunità occupazionali».

«Per questo – aggiunge Rollandin -, un aiuto significativo può venire anche dalla diffusione, nelle zone alpine, degli strumenti che la tecnologia e l’informatica possono offrire, facendo in modo che anche le nostre comunità siano partecipi della modernità in tutti i suoi aspetti.

Le reti tecnologiche e di informazione – conclude il Presidente Rollandin – possono favorire nuove occasioni di lavoro nei paesi di montagna, i quali possono così tornare ad essere un ambito spazio residenziale grazie anche ad una qualità ambientale, e anche sociale, elevata; e sicuramente non presente nei grandi centri urbani».