Michel Balard, da cinquant’anni genovese di adozione e di cuore, da ieri cittadino onorario
Cinquant’anni di lunghe ricerche e numerose pubblicazioni sulla storia medievale della nostra città, le giornate trascorse nella piccola sala di studio al terzo piano del palazzo di via Tommaso Reggio allora sede dell’Archivio di Stato, le intense relazioni con la comunità scientifica degli studiosi genovesi, ma anche i tre anni vissuti nella casa di Nervi, di fronte al mare, definiti “i più belli della mia vita”. E’ sicuramente anche un rapporto di affezione quello che lega l’illustre storico francese Michel Balard alla nostra città. Lo ha ripercorso giovedì 27 novembre, giorno in cui il Sindaco Marco Doria gli ha conferito la cittadinanza onoraria. Il sindaco Marco Doria ha sottolineato la grande importanza dello storico francese, che ha studiato la “grande, affascinante avventura della Genova medievale” e lo ha fatto, da professionista della ricerca storica, sempre in stretto rapporto con le fonti documentarie presenti negli archivi genovesi, in particolare l’Archivio di Stato, per tradurre i documenti nella ricostruzione dei fatti del passato. “La scoperta di atti notarili redatti nelle colonie d‘Oltremare – ha affermato il prof. Balard – offre la possibilità di approfondire la storia della vita sociale ed economica negli insediamenti genovesi, le relazioni dei genovesi con gli autoctoni greci, tartari, siriani, giudei, i commerci con Costantinopoli e l’Anatolia, l’uso delle navi, la moneta, i contratti. Per conoscere meglio quello che lo storico Pistarino definiva il Commonwealth genovese, una rete che andava da Londra a Pechino e da Bruges al Cairo”. Le formule contenute nei rogiti che i notai genovesi, al seguito delle galee, andavano a stipulare nelle colonie d’Oltremare, dove riproducevano lo schema sociale della loro città, come ha sottolineato il notaio Castelli, presidente della fondazione Costamagna, hanno costituito uno strumento indispensabile per rappresentare in una sintesi mirabile la presenza genovese nel mondo degli scambi nel medioevo. “La mia più bella scoperta è stata una serie di atti notarili della prima metà del 1300 in cui si trovano notizie di quei mercanti avventurosi partiti alla volta del Catai e delle Indie alla ricerca della seta e delle spezie. -ha detto Balard – L’espansione genovese in oriente apre nuovi orizzonti e si inserisce in ciò che Braudel ha chiamato giustamente “l’economia mondo”, un’economia dove per un certo tempo i genovesi hanno superato i veneziani”. Il Sindaco nell’evidenziare come sia universalmente riconosciuto il contributo che Michel Balard ha dato alla conoscenza della storia, ha sottolineato come la conoscenza del passato sia un grande fatto di civiltà nel presente, “Genova deve fare della conoscenza e valorizzazione della sua storia – ha detto il Sindaco – uno degli elementi della sua identità attuale e di quello che la nostra città può dire al mondo, come grande città d’arte e di cultura” Alla cerimonia ha partecipato l’assessore alla cultura Carla Sibilla che, nel ricordare il grande successo della mostra “Genova e la Crimea”, curata dal professor Michel Balard nel 2013, e la presenza dello studioso nei comitati scientifici di Galata Museo del mare e Museo della Commenda di Prè, ha sottolineato come Genova debba proseguire nella valorizzazione di questi contenuti, che testimoniano il ruolo di Genova nel Mediterraneo. Infine, il neo-cittadino Michel Balard ha voluto ricordare, trent’anni dopo il conferimento della cittadinanza onoraria al suo illustre compatriota Fernand Braudel, le parole che quest’ultimo ha dedicato alla nostra città: “Ammiro il coraggio attraverso i secoli, l’ineguagliabile intelligenza, la mirabile attività economica e finanziaria. Genova ignora la lentezza e vive sempre in anticipo sulle altre città.”