Miasmi in Valbasento, il Presidio: Non è questione di radioattivi
Mentre l’attenzione sembra concentrata sulla questione della radioattività riscontrata dall’Arpab nei reflui provenienti dalla Val d’Agri e smaltiti presso gli impianti di Tecnoparco, torna a Pisticci scalo l’odore nauseabondo che da diversi anni crea seri problemi di vivibilità nel quartiere residenziale. Un problema solo in parte affrontato con l’installazione degli scrubber anti-odore su tre delle sette vasche di depurazione gestite dalla società Tecnoparco, entrati in funzione ad agosto 2013. E’ quanto si legge in un comunicato stampa del Coordinamento di associazioni e cittadini in presidio a Pisticci. La sostenibilità della valle – si legge ancora – è esaurita e nulla potrà modificare tale situazione di fatto, né un’eventuale rassicurazione dell’Arpab in seguito agli accertamenti disposti da qui ad un mese sulla pur preoccupante questione radioattività, né un’eventuale completa neutralizzazione dei cattivi odori provenienti dalle vasche di trattamento. Solo un auspicato stop a tutti i reflui industriali esterni alla Valbasento, inclusi quelli rivenienti dalle attività estrattive ma non solo, potrà porre le giuste basi per una seria bonifica dell’area e un suo successivo rilancio, finalizzato alla tutela dell’ambiente e della salute e al consolidamento della situazione occupazionale. In attesa di chiarezza e trasparenza sull’iter e la tipologia dei controlli annunciati per il prossimo mese, il Coordinamento continua le sue attività di sensibilizzazione. Oggi (venerdì 28 novembre) alcuni volontari stanno tenendo un banchetto informativo in piazza Elettra a Marconia per incontrare la comunità del posto e proseguire la raccolta firme sullo Sblocca Italia, che ha già superato le 1300 adesioni.