Nyctalus e Wwf, monitoraggio ambientale su fiume Agri

I volontari e gli esperti del Centro Studi Naturalistici Nyctalus Onlus e del WWF Val d’Agri, stanno monitorando lo stato di salute di un tratto significativo del fiume Agri da diversi giorni, constatando una grave e ormai insostenibile crisi ecologica del fiume. Il fattore più allarmante – spiegano in un comunicato stampa – è il livello delle acque, “ del tutto insufficiente (e a tratti inesistente) a garantire uno stato ecologico minimo necessario per la sopravvivenza delle comunità biologiche. Da molte settimane il livello è particolarmente basso, ma da diversi giorni il fiume è completamente scomparso lungo un tratto di quasi tre chilometri. A partire da località “Petto del Cavaliere” in agro di San Martino d’Agri, fino ad arrivare al confine orientale del territorio del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese (confluenza Fiume Agri, Fosso Tavolatedda) lunghi tratti di fiume sono completamente scomparsi, non c’è alcuna traccia di acque in superficie. In altri tratti il fiume è ridotto ad un rigagnolo, oppure il letto del fiume si è ridotto ad un insieme di pozze molto basse”.

“Nonostante la nostra indagine abbia interessato un breve tratto di circa 9 km, ricadente per lo più nell’area Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese (vedere cartina allegata), riteniamo verosimile – aggiungono – che le medesime condizioni di criticità interessino in vario modo l’intero corso del fiume fino alla foce. La situazione attuale configura una crisi ecologica che va a gravare su un equilibrio già di per sé instabile del fiume, sottoposto ad interventi del tutto deleteri per il suo ecosistema, accompagnati a vari fattori di stress (discariche, taglio illegale di legname, operazioni di sistemazione dell’alveo a dir poco discutibili ecc.)”.