Il Pd lucano vende la Basilicata ai petrolieri

“Un pugno di uomini deciderà se vendere la Basilicata per un pugno di euro. Questo è quanto accadrà domenica prossima all’assemblea regionale del Pd: una minoranza di lucani deciderà il futuro della nostra Regione. Questo è l’esempio lampante del fatto che le segreterie di partito oramai hanno usurpato il diritto di autodeterminazione e di scelta su ogni aspetto della vita sociale che sono costituzionalmente attribuite al popolo sovrano”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Gianni Rosa (Lb-Fdi).

Per l’esponente di Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale “la distorsione della democrazia è ancora più visibile in questa occasione. La volontà popolare sarà bypassata. È inutile pensare che Pittella abbia autonomia di decisione. Il governatore ed il fratello hanno un debito troppo grande con Renzi. È inutile pensare che i parlamentari lucani e i nostri rappresentanti nel Governo nazionale rinuncino al comodo posto romano o semplicemente alzino un dito per tutelare quella terra che ha dato loro i natali e che devono ringraziare per i ruoli che ricoprono. È inutile pensare alla maggioranza del Consiglio regionale che, schiava delle decisioni renziane e imbrigliata da quelle della segreteria Pd, preferirà rimangiarsi il deliberato del 23 settembre e nascondersi dietro le modifiche, solo formali, operate in sede di conversione, dell’art. 38”.

“Il governatore – continua Rosa -, nella lettera agli studenti lucani, conferma che per la Basilicata non c’è altro futuro che il petrolio. I soldi dell’oro nero, in passato, sono serviti solo a finanziare clientele e continueranno a servire a questo. ‘La determinazione con la quale abbiamo affrontato … il tema petrolio, sotto il profilo delle ricadute occupazionali e produttive, ma soprattutto sul versante della coesione sociale, … ci hanno [ha] fatto conseguire risultati …’. Quali ricadute occupazionali e produttive? Chiediamo al presidente: quali sono i risultati? La verità è che si è continuato a fare e si continuerà a fare assistenzialismo. E le maggiori entrate, per il governatore lucano, non sono altro che il mezzo per mantenere la Basilicata così com’è: povera e bisognosa di sussidi che piovono dall’alto. Copes, ieri; reddito d’inserimento, oggi. Ecco a cosa servono le royalties. E mentre il Pd lucano ci vende ai petrolieri, questi ci prendono anche in giro: ‘c’è un’eccellenza italiana che nasce in Basilicata’ recita il manifesto dell’Eni. Questo, però, dovrebbe farci capire che sono loro, i petrolieri, ad avere bisogno di noi non il contrario. Ma avere un scatto d’orgoglio non è cosa che questo pugno di uomini (Pittella & Co.) potrà decidere domenica”.