Alad Fand su prevenzione diabete nelle scuole

“Le tecniche di educazione terapeutica all’autogestione e le nuove tecnologie consentono al bambino diabetico una vita del tutto sovrapponibile a quella del non diabetico; tuttavia disinformazione e pregiudizio, ancora dilaganti, possono essere responsabili di emarginazione del giovane diabetico con potenziali gravi ripercussioni sul suo equilibrio psichico che ne possono condizionare pesantemente la vita”.

Lo affermano in una nota congiunta il presidente regionale Alad Fand, Antonio Papaleo ed il coordinatore del gruppo di lavoro Asp per le endocrinopatie dell’età evolutiva, Giuseppe Citro, secondo i quali “è necessario affiancare all’assistenza medica propriamente detta anche una costante azione di informazione sulla patologia soprattutto in quei contesti in cui è più facile il verificarsi di comportamenti deleteri nei confronti del bambino diabetico e, tra questi, in primis la scuola”.

“Pertanto, anche alla luce del protocollo di intesa tra Asp e Ufficio scolastico regionale – dicono ancora Papaleo e Citro – già da diverso tempo abbiamo cominciato ad accompagnare il rientro a scuola del bambino diabetico dopo la diagnosi al fine di garantire la corretta informazione al personale docente e non docente nonché ai compagni di classe, assicurando nel contempo la formazione all’esecuzione di quelle semplicissime pratiche diagnostico terapeutiche di cui può aver bisogno il bambino.

In questo contesto si è inserito alla perfezione l’evento internazionale Lilly Disney, volto a parlare di diabete ai bambini della scuola elementare con il linguaggio a loro più congeniale, ossia quello del fumetto; il progetto, approdato in Italia nel 2013 ha fatto finora tappa a Milano, Roma, Firenze, Napoli, Bari e Catania ed è arrivato a Potenza in occasione della Giornata Mondiale del Diabete il 15 novembre, come riconoscimento all’azione svolta dal gruppo di lavoro Asp per le patologie endocrine dell’ età evolutiva e della Associazione Lucana Diabetici Alad Fand”.

“Come gruppo di lavoro Asp e Alad Fand abbiamo chiesto ai dirigenti Scolastici dell’IC Busciolano di Potenza (Anna Maria Calabrese) e degli IC di San Fele (Anna Maria Filomena Pinto), Ruoti (Alessandra Napoli), Bella (Carmela Gallipoli), Senise (Maria Ciancio), Paterno (Maria Giano) e Barile (Tania Lacriola) di favorire la partecipazione dei bambini all’evento (e ai Sindaci di Potenza (Dario De Luca) , di Muro Lucano (Gerardo Mariani) , di Castelgrande (Domenico Alberto Muro), di S. Fele (Donato Sperduto), di Ruvo del Monte (Donato Carmine Romano), di Paterno (Michele Grieco), di Bella (Michele Celentano) e di Ruoti (Angelo Salinardi) di provvedere al loro trasporto fino alla sede dell’evento; al Sindaco De Luca è stato anche chiesto di mettere a disposizione il PalaPergola di Rossellino per lo svolgimento della manifestazione”.

“Abbiamo riscontrato una immediata ed entusiastica disponibilità grazie alla quale oltre 250 bambini hanno potuto prendere parte all’evento; pertanto desideriamo esprimere il nostro più sentito ringraziamento a questi Dirigenti e Sindaci, oltre che agli Insegnanti, che hanno dimostrato di aver compreso in pieno il significato dell’iniziativa e il cui contributo è stato determinante per l’ottima riuscita dell’evento”.

“Un evento nuovo sia nel metodo di coinvolgimento dei ragazzi che nel merito , proprio per la tecnica finalizzata a far cadere atavici tabù , dando agli stessi insegnanti strumenti nuovi di conoscenza e di consapevolezza di una patologia , purtroppo , ancora troppo poco conosciuta e che, di contro, ha avuto l’attenzione del Garante per l’Infanzia (Vincenzo Giuliano), al suo esordio in questo delicato incarico”.

“Uno stimolo , inoltre , alle Istituzioni presenti, dal direttore sanitario dell’Asp Giuseppe Cugno , all’assessore regionale alla Salute Flavia Franconi ed al presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza per rendere praticabili gli strumenti presenti , quali il Piano nazionale Diabete e l’Osservatorio regionale Diabete, oltre che procedere sollecitamente all’implementazione della Legge Regionale 9/2010 per la realizzazione della Rete Diabetologica e una efficace integrazione fra i centri di diabetologia e i medici di Medicina generale ed i pediatri di libera scelta”.