Pisa, Cittadella Galileiana ai vecchi Macelli a gennaio su il sipario

Il recupero della pelanda, l’edificio che nell’Ottocento era destinato alla macellazione dei suini, è quasi finito, mentre il capannone dell’edificio storico dei “Vecchi Macelli” e i due locali di guardiania e tecnici all’ingresso che si affaccia su via Nicola Pisano sono sostanzialmente già pronti da quasi un anno. Il primo ospiterà un’ala del futuro museo dedicato a Galileo Galilei, che si estenderà anche all’altro capannone che attualmente accoglie locali e uffici dell’Università. Al massimo entro gennaio, dunque, sarà pronta una porzione importante delle futura “Cittadella Galileiana”, quella finanziata grazie ad uno dei 13 progetti Piuss che stanno cambiando il volto del centro storico, i circa 3,3 milioni di euro (di cui 1,9 provenienti dai fondi destinati al Piuss e 1,4 a carico del Comune di Pisa) investiti appunto per il recupero di uno dei due capannoni dell’edificio ottocentesco dei Vecchi Macelli (l’altro era già stato restaurato negli anni scorsi dall’ateneo) e per quello della pelanda dei suini, immobili che saranno parte integrante del progetto più ampio di “Cittadella” e del museo dedicato al grande scienziato pisano e che costituisce uno dei punti qualificanti del protocollo d’intesa “per interventi di rilancio turistico, culturale ed economico della città di Pisa” sottoscritto dal Presidente della Regione Enrico Rossi, dal Sindaco Marco Filippeschi e dal Rettore Massimo Mario Augello, coinvolgendo anche la Ludoteca Scientifica e Museo del Calcolo ed estendosi pure all’area dell’ex Stallette. Complessivamente l’intervento interessa un’area di quindici mila metri quadrati ed ha previsto la riqualificazione e il recupero edilizio di sei mila metri cubi con un progetto che risponde ai più moderni criteri di sostenibilità ambientale e sociale prevedendo ventilazione naturale, sistemi di isolamento termico per evitare sprechi energetici e completa accessibilità ai disabili. Per ricavare gli spazi all’interno del grande capannone ottocentesco, dove i lavori sono pressochè conclusi, sono stati utilizzati materiali quali vetro e ferro: qui, infatti, sono stati creati otto spazi – cinque dei quali di sessanta metri quadrati, e tre di novanta – per ospitare imprese nei settori dell’innovazione e dell’alta tecnologia, spazi posizionati nei locali laterali mentre al centro è stato realizzato un volume in vetro in cui sono stati ricavati i servizi comuni quali sale riunioni e conferenze, segreteria e area relax. Alla ex pelanda, invece, i lavori sono ancora in corso, benchè in fase avanzata: qui, come detto, sarà collocata un’ala del museo galileiano. «Dopo Piazza dei Miracoli e Palazzo Blu sarà l’altro polo turistico attrattivo della città» ha commentato il sindaco Filippeschi in conferenza stampa.