A Milano meno incidenti e feriti. Più che dimezzati con gli autovelox

In città si registra un calo costante, anno dopo anno, di incidenti; un risultato positivo che ha trovato riscontro anche nei dati contenuti nel Rapporto Aci – Istat effettuato a livello nazionale e reso pubblico lo scorso martedì.

Si tratta di una tendenza importante in tema di sicurezza stradale che l’Amministrazione è fiduciosa possa essere confermata, e migliorata, anche per il 2014.

Più che dimezzati gli incidenti con gli autovelox

Già oggi è possibile però segnalare alcuni dati estremamente significativi che vanno in questa direzione e che rafforzano la convinzione per le scelte effettuate dal Comune di Milano.

Ad esempio, nelle 7 strade dove lo scorso marzo sono stati posizionati gli autovelox per il controllo delle velocità gli incidenti con feriti calano del 50,9%.

Nei primi 9 mesi dell’anno in corso, infatti, il totale degli incidenti con feriti nelle sette vie è stato di 106, con una media mensile di 11,7. Nei 12 mesi del 2013 erano stati 288 con una media mensile di 24 (un totale di 216 se, a titolo di raffronto, volessimo considerare solo i primi 9 mesi del 2013).

Si registra dunque una drastica riduzione che spiega quanto sia efficace abbassare la velocità per la sicurezza in strada. La rilevazione è per difetto, in realtà, perché il calcolo non tiene conto che la posa degli autovelox è stata effettuata il 10 marzo 2014 e quindi su gennaio e febbraio non vi era ancora il controllo della velocità.

Andando nel dettaglio vediamo che sul Ghisallo si è passati dai 57 incidenti del 2013 ai 22 del 2014 (da gennaio a settembre), su via dei Missaglia dai 50 del 2013 ai 14 del 2014; su via Della Chiesa Rossa da 37 a 12; su via Palmanova da 34 a 21; su via Parri da 32 a 13; su Viale Famagosta da 32 a 9; su Viale Enrico Fermi da 46 a 15.

Le sanzioni calano del 37%

Dall’analisi dei dati degli autovelox emerge chiaramente un calo progressivo nelle contravvenzioni: se nel mese di marzo la media giornaliera era stata di 7.808 multe, in 4 mesi circa di sanzioni la media giornaliera risultava essere scesa a 4.922, con un significativo -37%, grazie anche alla maggiore attenzione degli automobilisti lungo questi percorsi. In 4 mesi circa di attività degli autovelox, sono state quindi elevate 630.066 sanzioni, con una media di 4.922 al giorno. Nel dettaglio: 17.788 su Chiesa Rossa (2,8%); 73.237 su Famagosta (11,6%); 78.222 su Fermi (12,4%); 314.781 su Ghisallo (50%); 35.157 su via Missaglia (5,6%), 75.736 su Palmanova (12%) e 35.145 su Parri (5,6%).

Bassa anche la ripetizione delle violazioni in 4 mesi circa di funzionamento dei rilevatori della velocità: il 95% dei veicoli sanzionato ha ricevuto da 1 a 3 verbali e solamente il 5% più di 3 sanzioni. In particolare, il 74,4% dei veicoli è stato sanzionato una sola volta e successivamente non sono più stati rilevati superamenti dei limiti.

È necessario tenere conto di un altro elemento significativo: in media soltanto il 2,5% delle auto che transitano per queste 7 strade supera i limiti di velocità.

In calo anche i picchi di velocità

L’analisi dei tabulati e il riscontro delle immagini scattate dagli autovelox non mostrano più i picchi di 191 chilometri orari tenuti lo scorso marzo quando gli autovelox erano stati appena collocati.

Analizzando i dati più recenti, il record – negativo – di velocità è sceso a 164 Km/h sul Ghisallo, di 152 Km/h in viale Palmanova, di 145 Km/h in via Fermi dove il limite è di 70 km/h ma anche di 141 Km/h in viale Famagosta dove il limite è di 50 km/h.

Tra coloro che hanno superato i limiti, la velocità media è di 84 chilometri orari dove il limite è di 70 e di 65 chilometri orari dove il limite è di 50. Il 59% delle auto sanzionate ha superato il limite di 10 Km/h, il 40% fra 11 e 40 Km/h, l’1% per oltre 41 Km/h.

Il 50% dei proventi da sanzioni è destinato alla sicurezza stradale

Ricordiamo che il Comune di Milano – in piano rispetto delle norme – investe il 50% dei proventi da sanzioni per infrazioni al Codice della strada in sicurezza stradale.

Più in dettaglio: il 25% è destinato a interventi di ammodernamento, potenziamento e messa a norma della segnaletica stradale urbana orizzontale (strisce pedonali) e verticali (cartelli); un altro 25% per il potenziamento delle attività di controllo e accertamento delle violazioni del codice della strada e per i mezzi e le attrezzature per la Polizia locale; il restante 50% per la manutenzione delle strade, l’illuminazione pubblica, gli interventi per la sicurezza stradale a tutela soprattutto degli utenti deboli: bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti.