Roma, diciottenne spagnolo riduce in fin di vita neonato figlio della compagna colombiana

L’uomo è stato fermato dalla Squadra Mobile, in collaborazione con personale del Commissariato di Trastevere, con l’accusa di tentato omicidio per aver causato lesioni gravissime a un neonato di quattro mesi, figlio della propria compagna, 22 anni, colombiana.

La donna aveva chiamato il 113 chiedendo aiuto per il piccolo, poi ricoverato presso l’ospedale “Bambin Gesù”, per fratture multiple ed ecchimosi su tutto il corpo. Le indagini, coordinate dalla Procura del Tribunale dei Minori di Roma, hanno consentito di acquisire i messaggi dell’indagato che, dopo diverse ore dall’accaduto, ha iniziato a chiedere perdono alla madre del neonato per quello che aveva commesso. Il ragazzo ha da poco compiuto 18 anni. Al momento dei fatti era minorenne. Gli investigatori, dopo aver cercato invano l’indiziato del delitto, sulla base delle indicazioni fornite dalla sua compagna, sono andati presso il domicilio della madre dell’indagato dove è stato fermato proprio mentre stava preparando una borsa con i suoi effetti personali. Lo spagnolo ha detto di aver trascorso la notte in un parco pubblico per paura di essere arrestato e di non conoscere le ragioni del proprio gesto. Il pm presso la Procura del Tribunale dei Minori di Roma ha convalidato il fermo dell’indagato in attesa di giudizio.