Al via il progetto preliminare del nuovo depuratore di Cornigliano

Pochi anni e i due impianti di depurazione della Volpara in Valbisagno e via Rolla a Cornigliano cesseranno l’attività. Verranno ricompresi in un unico depuratore denominato di “area centrale” (rispetto all’estensione del porto) che sorgerà su una superficie di 15.000 metri quadri lungo la sponda destra del torrente Polcevera, in prossimità dello sbocco a mare, nelle aree occupate precedentemente dalla acciaierie di Cornigliano.

A dirlo questa mattina a Tursi nel corso di una conferenza stampa l’assessore all’ambiente Valeria Garotta, i presidenti dei Municipi Medio Ponente, Giuseppe Spatola, Media Valbisagno, Agostino Giannelli, e i vertici di Mediterranea delle Acque. “Con la cessione delle aree – ha detto l’assessore – può partire la progettazione preliminare del nuovo depuratore di Cornigliano, che verrà realizzato con le più moderne tecnologie ma, soprattutto, lontano da aree abitate”. Entrando più nel dettaglio, 8 mila metri quadrati serviranno per la costruzione dell’impianto di trattamento dei fanghi, dove arriveranno direttamente, attraverso un fangodotto, i fanghi di Punta Vagno, Centro Storico, Valpolcevera e Sestri Ponente, escludendo così dal ciclo di smaltimento il depuratore di Volpara. Sui restanti 7 mila metri quadrati sorgerà l’impianto di trattamento delle acque, che andrà a sostituire il depuratore di via Rolla. “Due impianti abbastanza problematici che hanno dato problemi di convivenza e che finalmente – ha detto l’assessore – troveranno una risposta in questo progetto che richiede un investimento importante, tratterà reflui e acque di depurazione e acque di impianti per centinaia di migliaia di abitanti equivalenti”. Il progetto, si legge nel comunicato stampa, che razionalizza la gestione dei trattamenti, prevede due fasi. La prima si concluderà nel 2020 ma, presumibilmente entro il 2017, saranno già in funzione le opere che consentiranno la dismissione dell’impianto di trattamento dei fanghi di Volpara; sempre nel corso della prima fase verrà gradualmente dismesso il depuratore di Valpolcevera, con l’eliminazione della linea relativa al trattamento fanghi. Nella seconda fase sarà realizzata la linea di trattamento delle acque, con contestuale dismissione totale dell’impianto di via Rolla, a Cornigliano. Occorre precisare che i tempi di realizzazione sono anche dettati dall’iter autorizzativo necessario per la realizzazione di opere di questa portata. “Ad oggi – ha detto l’amministratore delgato di Mediterranea delle Acque Gianluigi devoto –  sono stati posizionati circa 2500 metri di tubazioni per collegare l’area di Punta Vagno con la zona della Fiera – Porto Antico ed è stata completata la progettazione esecutiva del fangodotto che collegherà il depuratore di Punta Vagno al nuovo impianto, ad eccezione di un piccolo tratto terminale, per una lunghezza complessiva di 8.710 metri”. I lavori per posare le tubazioni del fangodotto, nove chilometri da Punta Vagno fino all’ex area Ilva, sono già avviati e realizzati al 30% “Il nuovo impianto – ha continuato Devoto – servirà 240.000 abitanti equivalenti e utilizzerà le tecnologie più avanzate, in particolare un sistema MBR (Membrane Bio Reactor) – già impiegato nelle ultime realizzazioni tra cui il depuratore di Santa Margherita – per il trattamento delle acque reflue, che minimizzerà gli spazi necessari e i cattivi odori mentre massimizzerà la qualità delle acque in uscita”. I numeri del depuratore: Potenzialità                                    240.000 abitanti equivalenti Portata giornaliera                           48.000 metri cubi/d Linea fanghi                                     16.500 T.SST/ANNO COSTI PREVISTI: Impianto trattamento fanghi               40 milioni di euro Linea acque                                     36 milioni di euro Opere di collettamento e bonifiche     28 milioni di euro