Tappa pisana della delegazione di Youth spring across ethnicities

Sono arrivati a Pisa con un visto rilasciato all’ultimo istante i 5 componenti della delegazione  del Curdistan iracheno in visita in Toscana nell’ambito del progetto europeo Youth spring across ethnicities.

Il progetto, finanziato dalla UE per circa 400.000 euro e da fondi dei partner per altri 100.000 euro, si pone l’obiettivo di creare 5 centri giovanili che abbiano tra le loro priorità l’inclusione di giovani appartenenti alle diverse minoranze religiose. Il tema del progetto si è purtroppo rivelato terribilmente scottante vista l’evoluzione della situazione in Iraq: due delle cinque aree identificate come luoghi in cui aprire i centri erano le città di Mossul e Sinjar, che si trovano oggi in mano all’Isis. Quindi, nonostante il progetto si trovi oggi in una fase di riadattamento, abbiamo ritenuto importante mantenere la venuta in Italia di questa delegazione perché possano portare una testimonianza diretta delle terribili vicende, caratterizzate da azioni di odio e violenza verso le minoranze, rappresentate anche dai nostri giovani delegati, che si sono venute a creare nel paese e dell’emergenza umanitaria che ne è conseguita e di cui poco si parla. Perché praticare il dialogo in un’ottica di costruzione della democrazia e dell’ unità nazionale, partendo dalle comunità, è nell’Iraq di oggi un atto coraggioso e rivoluzionario che abbiamo il dovere di sostenere. In quest’ottica il Comune di Pisa, partner del progetto che vede capofila l’Arci Toscana e la partecipazione di Provincia di Pisa, Unione dei Comuni della Valdera, Tavola della Pace della Valdera e  Un Ponte per…,haaccolto la delegazione composta da Salar Ahmed, direttore del progetto e membro dell’organizzazione Al Mesalla. Appartenente alla comunità curda di Erbil. Husam Salim Elias, assistente al progetto, collabora con Un Ponte per a Erbil. Appartenente alla comunità yazida. Lekar hanaa shaaya bekter, membro dell’associazione PAX, viene dal Governatorato di Nineveh, appartenente alla comunità cristiana. Ayad Muaead Salih, direttore esecutivo dell’ Iraqi Institutes Development (IID) ed è un musulmano sunnita. Shoresh Kamal Younis, membro dell’organizzazione Yaum Al Hurya ORG for Human Rights, di orgine curda “La visita della delegazione del Nord Iraq arriva in una fase tragica per la vita di quella comunità. – ha dichiarato l’Assessora Marilù Chiofalo.- In un contesto di globale peggioramento della capacità d quel paese di ritrovare una sua stabilità democratica e con lo spettro delle mire imperialistiche dell’Isis e le conseguenti minacce alla pace globale. Accoglieremo con calore i componenti della dlegazione così come loro in passato ci hanno accolto nel loro paese. Sarà un’occasione di confronto sui sistemi di governance e partecipazione attiva dal basso per la costruzione di una società libera, democratica e con un sistema funzionante di diritti e doveri.”

All’incontro erano presenti , oltre all’assessora Marilù Chiofalo la presidente del consiglio cittadino delle pari Opportunità Valeria di Bartolomeo e i presidenti dei CTP.