Vibo Valentia, consegna del Testimonial Umberto Zanotti Bianco al professor Giacinto Namia

La parabola esistenziale che lo contrassegna è una testimonianza emblematica: dall’isola dove nasce il mito del labirinto e del Minotauro, del filo dell’amore di Arianna che riesce a dominare e a sconfiggere la mostruosità nell’uomo che partorisce violenza e spietatezza, il suo viaggio approda in Calabria (1909) in una sorta di ritorno (nostòs) nella civiltà della Magna Grecia. E questa estrema propaggine della Penisola diventa una terra in cui Umberto Zanotti Bianco dispiega la sua missione esistenziale e culturale. Non a caso è stato definito “monaco laico”. Dietro la sua storia, c’è un significato fortemente simbolico – oltre che umano – come in tutte le esperienze degli uomini che hanno lasciato in eredità opere fondanti per le civiltà e fondamentali per l’umanità del presente e del futuro. Per dare voce alla sua esemplare opera e alla sua memoria è nato il “Testimonial Umberto Zanotti Bianco” promosso e organizzato dalla Delegazione Vibonese di Italia Nostra (in collaborazione con l’associazione culturale Alighistos). Una campagna di sensibilizzazione partita nel 2010, che rappresenta un viaggio per la tutela e la salvaguardia del territorio, delle sue identità culturali e vocazioni ambientali e paesaggistiche, nel rispetto della memoria storica e dei valori collettivi, che vede protagonisti quelle istituzioni e personalità che si sono distinte nel mondo politico-istituzionale, nell’impegno sociale, dell’arte, del giornalismo, ma anche semplici cittadini che operano per affermare la dignità umana e morale di questa terra.

Domani, sabato, (dalle ore 17.30), nella sala conferenze del Convitto “Filangeri”, verrà insignito del prestigioso riconoscimento, una tra le personalità culturali più illustri del Vibonese, il professor Giacinto Namia. Nell’occasione verrà proiettato il docu-film “Bellezze e rovine. Il Mezzogiorno d’Italia di Umberto Zanotti Bianco”, regia di Giovanni Scarfò, presidente dell’associazione “Art Production” e direttore della  Cineteca della Calabria (con gli attori Antonio Tallura, Lavinia Mochi, Paolo Turrà, voce narrante di Pasquale Amato e musiche di Francesca Prestia). L’opera è stata realizzata con  il patrocinio della Provincia di Reggio Calabria, assessorato alla Cultura. Oltre al regista Scarfò, alla manifestazione parteciperà anche la cantastorie Francesca Prestia, che ha composto le musiche del docufilm. A delineare la figura di Namia come intellettuale, studioso e uomo impegnato per l’affermazione dei valori etico-civili, gli interventi di Maria Teresa Iannelli (Direttrice Museo archeologico statale “Capialbi” di Vibo) e di  Nicola Rombolà (responsabile comunicazione della Delegazione Vibonese di Italia Nostra) con le relazioni “La memoria di Ipponion. Attualità del messaggio orfico attraverso una rilettura della laminetta aurea” e “Giacinto Namia: l’intellettuale, il senso civico e la cittadinanza attiva”. La cerimonia inoltre sarà contrassegnata dall’intervento del presidente della Delegazione Vibonese di Italia Nostra, Gaetano Luciano, con una relazione dal titolo “IndignAzione e progetto. Umberto Zanotti Bianco e la Calabria” e dall’indirizzo di saluto del direttore del Convitto Filangeri, Alberto Capria. I vari momenti che caratterizzeranno la manifestazione saranno coordinati da Bianca Cimato (responsabile “Caffè letterario Filippos”). La consegna del Testimonial sarà a cura di Raffaele Famà (il quale ha riprodotto l’immagine-simbolo del Testimonial, un’antefissa del V sec. a.C., ritrovata e descritta dallo stesso Umberto Zanotti Bianco nel 1956 a San Nicola de Legistis).

Giacinto Namia, attualmente presidente AICC (associazione italiana di Cultura Classica) di Vibo e Ispettore onorario della Soprintendenza per i Beni archeologici della Calabria, si è distinto nel corso della sua vita e nelle diverse responsabilità che lo hanno visto responsabile, per la tensione ideale ed etica che ha sempre permeato e animato la sua attività di intellettuale e di studioso del mondo classico, sempre rivolta alla crescita della coscienza civile e della cultura, dimostrando coerenza, impegno e partecipazione commossa alle sorti della sua terra, contraddistinguendosi nell’ambito sia della scuola (come docente che come dirigente scolastico al Liceo classico “Morelli”), sia come uno dei maggiori studiosi del Meridione per quanto riguarda la riscoperta degli autori classici, come testimoniano le sue numerosi pubblicazioni e i suoi molteplici contributi e interventi. Egli è sempre stato uno dei protagonisti della diffusione dei valori culturale insiti alla civiltà classica; un impegno intenso e instancabile che di recente riveste come direttore del prestigioso Bollettino “Rogerius” dell’Istituto della Biblioteca calabrese di Soriano Calabro. Diversi e significativi i suoi interessi, ispirato dalla figura umana e intellettuale di Umberto Zanotti Bianco, come dimostrano i suoi scritti a lui dedicati (autore, tra l’altro, del testo della targa posta nell’Aula Magna del Liceo psicopedagogico “Vito Capialbi”, ex magistrale di Vibo Valentia). Per tutti questi motivi, la Delegazione Vibonese di Italia Nostra, ha deciso di attribuire il Testimonial 2014 al Prof. Giacinto Namia

Quando il 28 agosto del 1963 si spegneva a Roma, Martin Luther King pronunciava il famoso discorso “Io ho un sogno”. Anche Umberto Zanotti Bianco ha avuto un grande sogno: restituire dignità e umanità ad una terra che viveva i segni profondi dell’arretratezza materiale e della sofferenza secolare. Accompagnato dalla lucida consapevolezza che ogni riscatto non si può compiere se non attraverso la conoscenza del passato, della cultura e dei valori etico-spirituali, quest’uomo nato a Creta e cresciuto a Torino, ha dedicato la sua vita a questa fondamentale missione. Non a caso è stato definito “monaco laico”. “Noi tutti che abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo, di dividerne il pensiero, di subirne l’influenza, e di ammirare la stupenda integrità, siamo in un certo senso i testimoni e gli esecutori della sua eredità spirituale”. Questo è il messaggio che ci consegna a noi, che ora viviamo le sorti di questa terra, Elena Croce.

Si riporta il testo redatto da Giacinto Namia e inciso sulla lapide che si trova nell’Aula Magna del Liceo Psicopedagogico di Vibo Valentia

“Meridionalista e archeologo insigne, che intese la vita come missione, eleggendo a suprema legge il dovere e percorse da capo a fondo la Calabria, illustrandone le vestigia della grandezza antica, documentandone i segni della miseria presente, avviandone l’opera del riscatto, sprone di pensiero e di azione per gli uomini del suo tempo, modello di cultura e umanità”.