Milano, Isola-Garibaldi assegnato il concorso di progettazione per il Centro Civico

milano isola garibaldi“L’assegnazione del primo concorso interamente on-line in Italia per il nuovo Centro Civico, che nelle intenzioni del Comune sarà un centro servizi e un luogo di aggregazione e integrazione sociale e culturale, è un deciso passo avanti verso la trasparenza e la qualità del vivere”, commenta con soddisfazione l’arch. Valeria Bottelli, presidente dell’Ordine degli Architetti di Milano: “il nostro modello concorsuale, adottato da Palazzo Marino e redatto in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Milano, è già ‘tarato’ sui programmi votati alla modernità e alla trasparenza prospettati dal governo”.

In attesa che diventi un modello-tipo per tutte le Amministrazioni Pubbliche nazionali, il bando-tipo elaborato dall’Ordine milanese degli Architetti inizia a dare i suoi frutti concreti: dei 398 progetti presentati, il vincitore è lo studio Chilometro429.

Al vincitore, oltre all’assegnazione dell’incarico, vincolante per il Comune, andrà anche un premio di 17mila Euro. Al secondo e al terzo classificato spettano, come rimborso spese, 2mila Euro ciascuno, che diventano 1.500 per i classificati dal quarto al decimo posto.

Le novità del concorso sono notevoli, dunque: procedure anonime e solo on-line, enorme risparmio economico per i progettisti, singoli o in team, che gareggiano, partecipazione aperta a tutti – con un occhio particolare ai giovani progettisti -, il rimborso spese per i ‘finalisti’ e l’obbligatorietà dell’incarico.

Il budget complessivo previsto per l’opera è di 2,3 milioni di Euro, quello per la realizzazione è di 1,55 milioni di Euro, frutto di un calcolo che assegna un importo di costruzione stabilito in un massimo di 1.700 euro al metro quadrato.

“Il Centro Civico, una palazzina di 2 piani, sarà nelle intenzioni del Comune un luogo di aggregazione e integrazione sociale e culturale, uno spazio polifunzionale e intergenerazionale, dove si svolgeranno attività ricreative, ma anche di servizio per la cittadinanza”, ricorda la presidente Bottelli.

“Abbiamo lavorato, con l’aiuto degli Ingeneri e in coordinamento col Comune, su una procedura che facesse della trasparenza, del rispetto delle regole e dei tempi e del risparmio economico il proprio DNA, e ce l’abbiamo fatta.

Trasparenza, rispetto dei tempi, chiarezza e risparmio economico sono per noi i cardini attorno ai quali costruire, e soprattutto ricostruire, la Milano del futuro.Gli strumenti che abbiamo messo a disposizione del Comune, bando e piattaforma on-line, sono già ‘tarati’ sui programmi votati alla modernità e alla trasparenza prospettati dal governo.

Ora attendiamo il 16 settembre, giorno in cui sarà assegnato l’incarico al vincitore del 2° concorso bandito da Palazzo Marino secondo le nostre indicazioni e procedure: chi vincerà, ridisegnerà il Cavalcavia Bussa che collega Isola e Garibaldi. Anche in questo caso, sono previsti premi, rimborsi spese e obbligatorietà d’incarico”.

La giuria, rispetto al progetto vincitore, è rimasta favorevolmente colpita dalla semplicità e la sobrietà del linguaggio architettonico, la funzionalità degli spazi, l’apertura al contesto esterno e, ancor più, il richiamo interessante all’architettura Milanese del dopoguerra.

Lo studio vincitore, rappresentato dall’arch. Alessio Bernardelli, ha dichiarato che si tratta di “un progetto della memoria, un rimando alla storia di Milano, una struttura che vuole interpretare il tema senza trasformarsi in ‘monumento’, un disegno essenziale che accoglie un paesaggio urbano sfaccettato.

“Un ricordo evocato nei pressi di una piazza simile a quelle delle capitali europee, un parco e uno sfondo di edifici moderni che proietta Milano nel III millennio e…un piccolo edificio milanese, con le sue ringhiere e con i materiali della tradizione; un pezzo di città, ‘un vecchio’ edificio urbano”.

In generale, il Comune ha espresso vivo apprezzamento per la qualità complessiva degli elaborati giunti in finale (10), valutandone positivamente le caratteristiche architettoniche, l’attenzione agli aspetti ambientali ed energetici e alla scelta dei materiali, chiudendo con l’evidenziare, un’altra volta, la trasparenza delle modalità concorsuali,del rispetto dei tempi, del risparmio economico e della qualità dei progetti grazie al contributo dell’Ordine degli Architetti di Milano.

Con buona pace di chi non ha voluto collaborare con l’Ordine ma ha preferito adottare procedure d’urgenza.