L’Aquila, il sindaco vieta di affacciarsi dai balconi

Nessuno dei residenti è stato allontanato. Nessuno se n’è andato, anche se un’ordinanza ha reso disponibili altri 30 alloggi. Le famiglie preferiscono attenersi a quella che stabilisce il divieto di affaccio. Dopo il crollo il Comune ha trovato un milione 200 mila euro per indire una nuova gara d’appalto e individuare un altro gestore. Anche se le somme non basteranno.

Tutto è nato dopo il crollo del balcone di legno di una palazzina nella frazione di Preturo, appartenente al progetto C.a.s.e., che conta altri 4.500 alloggi nella zona. Le abitazioni sono state progettate per essere sostenibili, ecocompatibili ed antisismiche. Il sindaco Massimo Cialente è intervenuto con un’ordinanza: vietato affacciarsi ai balconi.

Responsabile del crollo, che non ha causato altri danni se non quelli alla palazzina, sono le infiltrazioni di acqua. Per questo i controlli saranno estesi, oltre ai 4500 alloggi del C.a.s.e, anche ad altri 1500 Map (moduli abitativi provvisori) realizzati nel 2009.