Roma, Musei civici più 10% di presenze ad agosto. Alle stelle quelli gratis

Più 10% di presenze ad agosto nei musei civici della Capitale rispetto all’anno scorso, con 92.700 visitatori contro gli 83.890 di agosto 2013. Lo rende noto l’Assessorato capitolino alla Cultura. Come sempre la parte del leone la fanno i Capitolini (46.712 visitatori, l’anno precedente furono 34.673), seguiti dal Museo dell’Ara Pacis (anche grazie a I colori dell’Ara, spettacolo che ha registrato 3.053 spettatori il 19, 22, 23, 29 e 30 agosto) e dai Mercati di Traiano.

Presenze doppie per il Macro di via Nizza (4.178 rispetto ai 2.038 dell’anno scorso) e la Centrale Montemartini (2.299 contro 1.695). Crescono visibilmente soprattutto i musei “minori”, con in pole position la Villa di Massenzio (dove il 9 giugno è stato riaperto dopo vent’anni il Mausoleo di Romolo) che registra 1.737 visitatori contro gli 816 dell’anno scorso. Stesso risultato per la Casina delle Civette a Villa Torlonia: da 1.233 l’anno scorso a 2.112 quest’anno.

Discorso a parte meritano i piccoli musei divenuti gratuiti il 27 agosto. Nell’ultimo weekend del mese (29-31/8) si raggiunge il triplo di presenze rispetto agli stessi giorni del 2013: 1.279 contro 444 complessivamente per Villa di Massenzio, Museo delle Mura, Museo Barracco, Museo Pietro Canonica e Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina. La Villa di Massenzio, già citata per il risultato su tutto il mese, in quei giorni è passata dai 102 visitatori del 2013 ai 416 di quest’anno. A seguire il Bilotti con 217 visitatori rispetto ai 106 dell’anno precedente, poi il Pietro Canonica (161 presenze contro 65) e il Museo delle Mura (109 rispetto a 57).

“Primo test sulla gratuità dei musei superato”, commenta l’assessore alla Cultura Giovanna Marinelli. “La scelta della gratuità si è dimostrata giusta. Mi auguro sia solo un inizio e che turisti e romani affollino sempre di più questi piccoli ma grandi tesori della Capitale”. Obiettivo, conclude Marinelli, per il quale saranno messe in campo “diverse iniziative di comunicazione” che promuovano ulteriormente i “gioielli minori”.