Riflessioni sullo studio di Cottarelli sulle società partecipate
In questi giorni si sono susseguiti numerosi articoli di stampa sullo studio che il commissario alla spendig-review, Cottarelli, ha fatto sui bilanci delle diverse società partecipate dalla pubblica amministrazione. Lo studio fa emergere che una buona parte delle società non ha reso disponibile i propri bilanci, mentre quelle sulle quali è stato possibile analizzare i dati di bilancio una su quattro, a livello nazionale, risulta in perdita. In Basilicata sono state analizzati i bilanci di 20 società partecipate e di queste ben 18 presentano una redditività negativa o quasi nulla. Nella relazione conclusiva il commissario Cottarelli ribadisce la necessità di una razionalizzazione, che si traduce in sintesi in una riduzione del numero delle partecipate a livello nazionale, quindi anche a livello locale, e che produrrà risparmi stimati per il solo anno 2015 in 500.000,00 di Euro. Lo studio è stato effettuato su i dati del solo bilancio di esercizio 2012 e non si comprende come mai, pur essendo approvati i bilanci di esercizio per l’anno 2013 i dati di questa annualità piu’ recenti non siano stati presi in considerazione. Nè si comprende come possa essere esaustiva la valutazione dello stato di salute di una società partecipata che non sia basata sull’analisi dei bilanci degli ultimi tre anni di attività, (2011, 2012 e 2013) ed in particolare dell’ultimo esercizio 2013, i cui dati non sono stati per nulla considerati dallo stesso commissario. Nell’analisi dei bilanci degli ultimi tre esercizi è necessario anche valutare se questi ricadono o meno ancora nella fase di start up e sé anche fuori dalla fase di start up, non siano ancora assistiti dal contributo in conto esercizio, quindi a fondo perduto, erogato dell’ente pubblico socio, e sè il rapporto tra quest’ultimo e la società partecipata sia regolato da un apposito contratto di servizio, che definisca prestazioni e corrispettivi, oppure no. La Società Energetica Lucana SpA, in un ottica di grande trasparenza, ha reso disponibili tutti i bilanci fin dalla sua costituzione anno 2008 e fino all’anno 2013. I bilanci relativi alle prime cinque annualità (2008 – 2009 – 2010 – 2011 – 2012) , cosiddetta fase di start up o di avvio, sono stati assistiti da un contributo del socio unico Regione Basilicata (azionista 100%) per le spese di funzionamento e gestione, che ne hanno consentito il pareggio di bilancio, anche in assenza di ricavi da attività proprie. L’anno 2012, bilancio di esercizio preso in considerazione dal commissario Cottarelli, è coinciso con la chiusura della fase di start up e con il ricambio del consiglio di amministrazione in corso d’anno. La linea che ho inteso dare, in qualità di nuovo Presidente della Società Energetica Lucana unitamente al consiglio di amministrazione, è stata quella di svincolare da subito la società dal contributo a fondo perduto da parte del socio unico Regione Basilicata, incrementare le attività proprie ed i ricavi conseguenti e procedere alla stipula di un vero e proprio contratto di servizio, obbiettivo l’autosufficienza economica alla fine del triennio 2013- 2015. I primi risultati positivi emergono proprio dal bilancio di esercizio, già approvato, per l’anno 2013. Il valore della produzione è triplicato rispetto all’anno 2009, primo esercizio effettivo, è la società ha conseguito un utile reale, che ha consentito di avviare la fase di recupero delle perdite relative all’esercizio precedente, e che sarà ulteriormente incrementato negli anni 2014 e 2015, consentendo il totale recupero della perdita pregressa. Il fatturato indiretto, relativo all’attività di centrale di committenza per l’acquisto aggregato di energia e gas, è passato da meno di 5.000.000,00 di Euro dell’anno 2011 a circa 40.000.000,00 di Euro stimati per l’anno 2014, con un risparmio per il sistema pubblico di circa 3.000.000,00 di Euro annui. Il capitale sociale (1.180.000,00 Euro) non è stato intaccato ed è sostanzialmente integro, i ricavi propri da produzione e vendita di energia da impianti rinnovabili sono passati dai circa 30.000,00 Euro del anno 2011 ai 740.000,00 Euro dell’anno 2013. Il contributo in conto esercizio, a fondo perduto, da parte del socio unico Regione Basilicata è stato completamente azzerato ed il rapporto è disciplinato da un apposito contratto di servizio, che prevede prestazioni e corrispettivi in relazioni alle reali attività svolte. L’attività di pianificazione energetica, a supporto dei comuni che hanno aderito al programma comunitario Covenant of Mayors (Patto dei Sindaci), ha portato all’approvazione di oltre 30 piani energetici ed all’avvio della fase di redazione di ulteriori 15 piani, che hanno consentito alla società di ottenere 3 importanti riconoscimenti nazionali Kyoto Club, Legambiente e GSE e d Energy Clima, come Best Pratices nel settore energetico e la gran parte sono già stati validati dalla commissione europea. La società sta anche predisponendo il bilancio sociale ed ambientale, che sarà divulgato nell’autunno prossimo, e con il quale saranno pubblicate tutte le attività della Società Energetica Lucana evidenziando, oltre ai dati del bilancio civilistico, le ricadute positive sociali ed ambientali per il sistema pubblico e l’intera comunità regionale. L’indice di redditività (ROE), preso in esame dal commissario Cottarelli , per l’anno 2012 non può essere considerato un indicatore assolutamente esaustivo per la valutazione dello stato di salute della Società Energetica Lucana. L’anno 2012 è l’ultimo anno della fase di start up o avvio, mentre l’anno 2013 è il primo anno in cui la società ha cominciato a camminare quasi esclusivamente con le proprie gambe, con un utile reale e un ROE positivo pari a + 7,64% e una proiezione dello stesso indicatore di redditività per l’anno in corso (2014) pari a + 21,01%. Infine, in un ottica di reale spendig-review, andrebbe valutata a livello nazionale la redditività complessiva e non solo economica dell’intero sistema delle aziende pubbliche, le società partecipate, ma anche gli enti pubblici economici, le aziende speciali, i consorzi e le istituzioni varie, solo in Basilicata ve ne sono ben 42, per le quali occorre sicuramente un riordino e una razionalizzazione. Bisogna evitare il rischio di tagli, sicuramente necessari, ma non indiscriminati, che colpiscano soggetti dalle grandi potenzialità a favore di organismi tenuti in penombra e finanziati in maniera impropria. La Società Energetica Lucana non teme la spendig-review , anzi se ne fà carico e la attua quotidianamente.