Firenze, Storie differenti presentato a San Salvi il nuovo Festival internazionale di storytelling

Dopo Edimburgo e Lisbona il nuovo festival internazionale di storytelling ‘Storie differenti. Un nuovo modo di raccontare l’Europa’ arriva anche a Firenze: il festival, dedicato a Venturino Venturi e Dino Campana si terrà dal 1° al 7 settembre presso la residenza della compagnia dei Chille de la balanza diretta da Claudio Ascoli. Il Festival, realizzatosi anche grazie al contributo della Regione Toscana, è nato all’interno del progetto europeo ‘Seeing stories’, che accomuna alla compagnia napoletan-fiorentina, partners provenienti dalla Scozia (Scottish International Storytelling Centre di Edimburgo), dal Portogallo (Memoria immaterial di Lisbona) e dalla Germania (Haus der Marchen und Geschicten di Aquisgrana), ponendosi tra gli obiettivi di coniugare in modo innovativo cultura e turismo, sviluppando metodologie comuni per l’identificazione, la ricerca e l’interpretazione di storie, leggende, miti e storie di vita. Il ricco programma del Festival di storytelling è stato presentato oggi a San Salvi alla presenza, tra gli altri, del direttore della compagnia dei Chille de la Balanza Claudio Ascoli, dell’assessore regionale alla Cultura e al Turismo Sara Nocentini, dell’assessore a Welfare, Accoglienza e Integrazione Sara Funaro e del presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi. “È la prima edizione del Festival e ci auguriamo che ce ne siamo altre – ha detto l’assessore Funaro -. ‘Storie differenti’ è un’iniziativa molto interessante da cui possono nascere spunti di diverso genere a partire dalla cultura e dal turismo fino ad arrivare al sociale, all’accoglienza e in particolar modo alle pari opportunità intese, non tanto come parità uomo-donna, ma come pari opportunità tra le differenze in generale”. “Il fatto che in un luogo come San Salvi vengano raccontate, come da anni fanno i Chille de la Balanza, storie di passaggio, fugaci – ha spiegato Funaro -, lo considero un segnale importante perché questo era il luogo della fermezza e della staticità, un luogo chiuso all’interno di Firenze”. “Trovo estremamente importante che un luogo che è stato chiuso alla città e al mondo per tanti anni, come San Salvi – ha concluso l’assessore Funaro – oggi sia aperto e fruibile a tutti”. Si comincia lunedì, 1° settembre, alle 21 (tutti gli spettacoli inizieranno alle 21) con un doppio appuntamento nel segno di Venturino Venturi. In collaborazione con casa Venturi, sarà allestita una esposizione di dipinti, disegni e sculture dell’artista (fino al 7 settembre), con particolare riferimento alle opere che Venturi realizzò nell’internamento a San Salvi. La stessa sera, l’amico Giuseppe Fioravante Giannoni (artista e psichiatra) e il critico d’arte e direttore di Casa Venturi Lucia Fiaschi racconteranno per frammenti l’incredibile vita di Venturi e soprattutto il breve ma significativo periodo manicomiale. Claudio Ascoli restituirà poi parole, pensieri ed aforismi dell’artista, che vedremo infine ‘di persona’ in un raro filmato, mentre racconta la sua idea di arte e di vita. Martedì andrà in scena la prima nuova produzione firmata Chille, con un delicato omaggio a Dino Campana nell’anno centenario della pubblicazione dei Canti orfici: Claudio Ascoli racconterà la vita del poeta di Marradi. Gli attori Marco Bianchini, Roxana Iftime, Irene Montagnani e Matteo Pecorini, con la presenza speciale del cantautore fiorentino Max Larocca, daranno vita ad un vero e proprio concerto a più voci sulla poesia musicale europea colorita che Campana pensò di aver raggiunto nella poesia che chiude il suo libro capolavoro: ‘Genova’, poesia che sarà proposta anche in forma di canzone. Mercoledì, 3 settembre, è il giorno clou del Festival: si comincia al mattino (ore 9.30 – 13.30) con un convegno coordinato dall’antropologo Pietro Clemente sul tema ‘Memoria e patrimonio immateriale’ al quale saranno presenti tutti i partners del progetto e anche studiosi come Valentina Lapiccirella Zingari, Costanza Lanzara, Rosario Perricone, direttore del Museo dei Pupi di Palermo, Giiovanna del Gobbo e Lucia Fiaschi. La sera, doppio appuntamento di storytelling: prima le storytellers provenienti da Lisbona – Ana Sofia Paiva (maestra di fado) e Antonella Gilardi, poi il racconto (produzione Chille) nato a Fiesole sulle storie di vita dell’ultima mezzadra (Silvana Boni) e del pittore-ciabattino (Paolo Tellini). Questo racconto, intitolato ‘La terra, il colore’ e che ha debuttato nella recente Estate fiesolana, sarà narrato da Monica Fabbri (Silvana, in italiano) e Andy Hunter (Paolo, in inglese). Un progetto assolutamente originale, dal quale ha preso vita l’idea, cui sta collaborando l’associazione Fiesole futura, di dar vita ad una storyguide che sveli i luoghi fiesolani a partire dalle storie che lì son nate: tra i tanti, anche Montececeri con le sue cave e i suoi straordinari racconti di vita. Giovedì 4 e venerdì 5 settembre ancora serate bilingue: il primo giorno ‘Welcome home’ della storyteller tedesca Regina Sommer (in inglese) sarà accompagnato dall’italiano (sempre firmato Chille) ‘Briganti’, con storie e canzoni su briganti italiani e d’oltreoceano presentate da Max Larocca; venerdì andranno in scena i Maestri storytellers di Edimburgo Donald Smith e Andy Hunter con ‘Under the earth I go’, seguiti da Giovanna Conforto e Daniela Corradini (Strolling stories – Roma) con la loro storia di ‘Ginevra degli Almieri’. A queste due artiste è affidato anche un momento formativo su ‘Come fare storytelling’ che prevede una dimostrazione finale del lavoro laboratoriale domenica 31 agosto alle 21 – vera anteprima del Festival – con un evento itinerante nelle strade e nei luoghi di questa storia d’amore tra realtà e leggenda (ingresso 5 euro, prenotazione obbligatoria). Il Festival si chiude con un doppio appuntamento ancora firmato dai Chille: sabato 6 settembre è di scena lo storytellig ‘Ricette d’amore’, liberamente ispirato al libro ‘Dei matrimoni’ di Letizia Cosci, storie nate nella crete senesi. Stefania Tacconi prova a raccontare lo strano e divertente parallelo tra composizione della torta nuziale e durata del matrimonio, mentre domenica il Festival chiuderà tra grottesco ed amarezze con ‘Lettere dal manicomio’: Claudio Ascoli racconterà corrispondenze negate. Il biglietto di ingresso per una serata costa 5 euro, mentre l’abbonamento all’intera rassegna 10. Da segnalare anche che martedì 9 settembre alle 18 (giorno del contro-anniversario dell’apertura del manicomio avvenuta nel 1890) il Quartiere 2 ha scelto di tenere a San Salvi un consiglio aperto al pubblico sul tema: ‘L’area di San Salvi tra presente e futuro’.