Venezia, cinque persone sospettate di essere vicine a organizzazioni jihadiste

isisRisultano indagate in Veneto dalla Procura nell’ambito di una inchiesta sul terrorismo condotta dal Ros. L’ipotesi è che almeno alcuni degli indagati abbia svolto attività di reclutamento finalizzato a inviare persone in Siria o Iraq per prendere parte alla cosiddetta “guerra santa” condotta da gruppi fondamentalisti.

Indagini su Ismar Mesinovic, bosniaco residente nel bellunese morto in Siria all’inizio dell’anno in combattimento dopo aver aderito alla Jihad. Dalle periferie delle grandi città, come Padova, ai centri islamici dei paesini di montagna. La lotta agli aspiranti jihadisti si combatte anche qui ogni giorno. Il reato ipotizzato è il 270bis, l’articolo del codice penale che punisce le associazioni eversive. Sarebbero almeno cinque le persone iscritte nel registro degli indagati e finite nel mirino del Reparto operativo speciale di Padova. Si tratta di stranieri, quasi tutti residenti in Veneto. Le persone finite nel mirino dei Carabinieri non sarebbero terroristi ma i loro fiancheggiatori.

Tra gli indagati figurano infatti alcuni presunti “reclutatori”, fanatici che per settimane hanno operato in Veneto con l’obiettivo di scovare aspiranti jihadisti da arruolare e inviare nei teatri di guerra, a cominciare proprio dalla Siria. Almeno un caso ci sarebbero riusciti. I reclutatori devono individuare le persone giuste, istruirle e favorire l’organizzazione del lungo viaggio che li condurrà fuori dall’Italia. Dopo una serie di tappe intermedie, che servono più che altro a far perdere le tracce complicando il lavoro dell’antiterrorismo, i futuri jihadisti finiscono nei campi di addestramento, ultimo approdo prima di imbracciare le armi e combattere per la costituzione di uno Stato islamico.

Secondo i servizi segreti sono cinquanta gli italiani, in genere di origini arabe, ma anche slavi e africani, che avrebbero sposato la causa della jihad e che ora combatterebbero in Siria.

Uno dei centri di reclutamento indicato dall’intelligence è Padova. Ora la conferma, indiretta, che arriva dall’inchiesta affidata agli uomini del Ros che punta, nel cuore del Veneto, a smascherare proprio alcuni di questi “trafficanti di jihadisti”.