Riunione su Corte d’Appello Potenza, appello a ministro Orlando

Di seguito, il comunicato stampa scaturito dalla riunione tenutasi presso la Corte d’Appello di Potenza tra magistrati, rappresentanti istituzionali (presidente Regione Basilicata, sindaco di Potenza e consiglieri regionali), avvocati, organizzazioni sindacali e personale amministrativo del Palazzo di Giustizia di Potenza: L’assemblea intende sottoporre alle autorità competenti e in particolare all’attenzione del ministro Andrea Orlando le pesanti conseguenze che una interpretazione eccessivamente estensiva dei criteri indicati nella relazione tecnica sulle misure per l’ulteriore razionalizzazione della geografia giudiziaria, del tredici agosto, comporterebbe per la Corte d’Appello di Potenza e la regione Basilicata. L’eventuale soppressione della Corte d’Appello determinerebbe una sorta di smembramento di tanti altri uffici della Regione. giudiziari e non, come Procura Generale, Tribunale di Sorveglianza, Tribunale e Procura Minorenni e Procura Distrettuale Antimafia, Tribunale del Riesame e un domani anche della Corte dei Conti, Avvocatura e Tar. In sostanza, una rivisitazione in senso negativo dell’intero sistema. E’, quindi, necessario mantenere l’attuale geografia giudiziaria del distretto di Potenza con riguardo alla Corte d’Appello, eventualmente prevedendo che ciò possa avvenire con il contributo economico totale o parziale della Regione interessata analogamente a quanto previsto per i Giudici di pace ed i comuni interessati. L’eventuale soppressione della Corte d’Appello di Potenza va in una logica diametralmente opposta a quella seguita con la revisione dei Tribunali e in particolare con la soppressione del tribunale di Melfi e con l’aggregazione di quello di Sala Consilina al Tribunale di Lagonegro. Quest’ultima aggregazione comporta un notevole incremento di lavoro e competenze che costituiscono un ulteriore elemento di legittimità per la sopravvivenza della Corte d’Appello del cui distretto fanno parte. Va messa in evidenza la rilevanza che la regione ha nell’intero sistema italiano per i servizi che fornisce in particolare con riguardo alle fonti energetiche e che la riduzione dell’efficienza del sistema giustizia nel distretto di Potenza comporterà una minore difesa del territorio rispetto ai tentativi di pericolose ingerenze della criminalità organizzata che circonda la regione Basilicata; ciò anche per la conseguente riduzione delle forze di Polizia sul territorio. I dati, noti al ministero, confermano l’ampio rispetto del criterio di virtuosità nell’amministrazione della giustizia nell’ambito della Corte d’Appello di Potenza che di per se, soprattutto riguardo ai settori penale e lavoro, che non hanno avuto negli ultimi anni le pesanti carenze di organico del settore civile (che hanno raggiunto anche il 50% dei magistrati), legittima la sopravvivenza della Corte stessa. Il trasferimento del personale della Corte d’Appello di Potenza a quello di altro distretto viola la disposizione secondo cui il personale amministrativo non può essere trasferito di ufficio in sedi ubicate a una distanza maggiore di 50 chilometri. Gravi sarebbero i danni per i cittadini lucani in considerazione della difficoltà di raggiungere altre sedi di Corte d’Appello per le pesanti lacune del sistema di comunicazione anche in seguito alle soppressione dei treni Intercity. La soppressione di Corti d’Appello non potrà essere adottata senza il preventivo parere del Consiglio Superiore della Magistratura che non risulta essere stato consultato. Posta la necessità che ogni regione abbia una sede di Corte d’Appello, tale criterio è bene che sia previsto nei disegni di Legge. L’assemblea invita il ministro Andrea Orlando a tener presente tutte le esigenza fin qui espresse nella formulazione dei criteri in base ai quali verrà determinata la soppressione o meno delle Corti d’Appello, posto che in base ad esse la Corte d’Appello di Potenza non solo non andrebbe soppressa ma addirittura rafforzata. Sollecita le forze politiche locali ad intervenire presso la competente sede ministeriale per la tutela degli interessi di amministrazione della giustizia del distretto della Corte d’Appello di Potenza ed anche di integrazione territoriale della Regione.