Al via Biodiversità e turismo enogastronomico 2014 a Sasso

Si svolgerà domani 9 agosto a Sasso di Castalda la seconda edizione di “Bte 2014”, la manifestazione dedicata alla biodiversità ed al turismo enogastronomico. L’evento, organizzato dal “Consorzio Turistico del Levante” insieme alla cooperativa “Riserva Piano del Conte” ed al “Consorzio per la Tutela del Pecorino di Filiano dop”, mira a far scoprire le unicità delle produzioni rurali e le eccellenze gastronomiche meno conosciute della Basilicata ed al contempo si propone di far riflettere sul tema della loro conservazione e valorizzazione. In mattinata a palazzo De Luca, nel centro storico del comune del potentino, i rappresentanti dell’istituto del Germoplsma di Bari, del centro ricerche e nutrizione del Mediterraneo, di Alsia, Università di Basilicata e di Bologna, Legambiente, Slow Food, associazioni del settore delle produzioni biologiche, si riuniranno in un tavolo tecnico finalizzato all’elaborazione della “carta di Sasso”, un documento d’intenti finalizzato a preservare la biodiversità agraria per le future generazioni contro la minaccia della modernizzazione dell’agricoltura e dell’abbandono delle campagne. Nel pomeriggio, la firma del protocollo d’intesa e l’apertura degli stand gastronomici che animeranno le vie del centro storico di Sasso di Castalda. Più di venti i prodotti agroalimentari tradizionali (pat) in esposizione: liquore al sambuco di Chiaromonte, agnello delle Dolomiti Lucane, pezzente della collina materana, cece nero, pomodoro “cietta aicale”, salsiccia a catena di Cancellara, patata di montagna, fagioli e cicerchie del Monte Carmine, mais bianco, carchiola, cacioricotta, fagiolo “scritto” del Pantano di Pignola, caciocavallo podolico, soppressata di Rivello, fagiolo di San Gaudioso, “strazzata” e tarallo aviglianese, miele, saragolla, pasta filata e prodotti biologici. Tutte le pietanze potranno essere degustate in serata nel corso dell’evento “a cena con i pat”. Ad allietare la serata ci sarà anche la buona musica del “Francesco Citera quartet”. “Biodiversità agraria e turismo enogastronomico rappresentano da sempre un binomio di successo per le aree rurali- spiega Giovanni Samela, presidente del “Consorzio turistico del Levante”, tra gli organizzatori della manifestazione- la coltivazione e l’allevamento di razze di piante ed animali locali rappresentano un importante nesso tra diversità biologica e diversità culturale dei territori rurali. Nei nostri ambienti la perdita di risorse genetiche domesticate si è già consistentemente prodotta con la crisi della civiltà contadina della seconda metà del secolo scorso, sotto la doppia pressione dell’abbandono e della modernizzazione dell’agricoltura. Tuttavia, nelle aree più interne – conclude Samela – sono sopravvissuti giacimenti di biodiversità vegetale e animale conservati sia all’interno delle aziende agricole più marginali, sia negli orti destinati alla produzione per autoconsumo delle famiglie rurali e non più agricole. Oggi questo patrimonio è esposto a nuove minacce, ma anche a tante opportunità”.