Terni, gru cade su un palazzo in piazza Dalmazia morto Pierino Maraga

Tragedia in un cantiere edile dove sono in corso i lavori di ristrutturazione di uno stabile. Una gru alta diversi metri si è piegata su un lato, finendo contro il muro di un edificio e schiantandosi sul tetto sfondandolo.

Pierino Maraga, 99 anni, unica persona rimasta ferita nell’incidente, è morto. Viveva all’ultimo piano dell’edificio di via Buonarroti che ha riportato i maggiori danni in seguito alla caduta della gru. I vigili del fuoco lo avevano estratto dalle macerie del solaio, crollato sotto il peso della struttura in ferro. L’anziano era stato trasportato in ospedale e le sue condizioni, alla luce dei primi esami, erano sembrate buone. Nel pomeriggio però il novantenne si è  improvvisamente aggravato, fino al decesso.

Sfiorata un’autentica strage. Se la gru fosse caduta sull’altro lato del palazzo, quello che guarda verso piazza Dalmazia, a quell’ora interessata da un traffico intenso; o sul lato opposto rispetto a quello interessato dal crollo, le conseguenze avrebbero potuto essere disastrose.

L’incidente sarebbe dovuto ad un cedimento del terreno su cui la gru era stata montata, nel cortile interno del palazzo, dalla ditta Flamini che sta eseguendo i lavori. Nei giorni scorsi erano state fatte delle verifiche sulla stabilità della gru, che avrebbero dato esiti tranquillizzanti, ma già intorno alle 7 di mercoledì mattina gli operai del cantiere si erano resi conto che qualcosa non andava.

Una comunicazione, infatti, sarebbe stata fatta pervenire al comando di polizia municipale, nella quale si avvertiva che sarebbero stati fatti dei lavori di parziale smontaggio della struttura, per provvedere alla sua messa in sicurezza. Poco dopo, però, la gru è venuta giù.

Sull’incidente è stata già avviata un’inchiesta, affidata al sostituto procuratore Tullio Cicoria, che dovrà far luce sulla dinamica dei fatti e giungere a stabilire con esattezza quali ne sono state le cause.

Cinque i palazzi oggetto di sgombro a seguito del crollo. La disposizione, richiesta dai Pompieri, si è resa necessaria per consentire la rimozione della gru in totale sicurezza. Secondo i tecnici, maltempo permettendo, l’operazione di rimozione dei rottami dovrebbe essere conclusa al massimo nella mattinata di giovedì.

Sono all’incirca 50 le famiglie interessate allo sgombro e per la loro assistenza, a cominciare dai pasti, sono stati attivati i centri sociali; mentre per quella notturna sarà utilizzata una struttura ricettiva (soprattutto per quattro persone non autosufficienti) alcuni appartamenti disponibili dell’Ater e anche stanze d’albergo.