Basilica Palladiana, 14.500 biglietti e quasi 900 abbonati in un mese

Nonostante i numerosi giorni di maltempo registrati dalla riapertura estiva delle logge e della terrazza superiore della Basilica Palladiana, l’affluenza registrata dallo scorso 22 giugno testimonia la grande capacità di attrazione del monumento nazionale che si affaccia su piazza dei Signori.

Fino a ieri, martedì 22 luglio, sono stati infatti 14.446 i biglietti singoli staccati in 25 giorni di effettiva apertura (il monumento osserva il turno di chiusura nei giorni di lunedì e viene chiuso in occasione di eventi privati o istituzionali), con una media di 578 ingressi al giorno. A questi – che hanno pagato 1 euro se residenti in provincia di Vicenza (3 euro gli altri) – vanno aggiunti gli ingressi liberi da parte degli 893 abbonati che hanno invece optato per la formula dell’abbonamento a 5 euro valido per tutta la stagione.

In tutto quindi sono stati incassati 27.747 euro.

“Quando un paio di mesi fa annunciammo il ritorno dell’apertura estiva della terrazza e delle logge della Basilica Palladiana – ha ricordato il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci, questa mattina a palazzo Trissino, illustrando i dati -, io stesso la definii una sfida quasi imprenditoriale, da privati, perchè si trattava di un sito nuovo da gestire senza poter contare su altro personale. Tanto più che la nostra idea era di sfruttarla soprattutto la sera, nonostante in Italia non siano molti i siti pubblici accessibili con questa formula. Della spesa stimata in 120 mila euro per circa 4 mesi e mezzo di apertura – ha quindi spiegato il vicesindaco -, 30 mila euro sono stati risparmiati grazie all’impiego di persone che stanno scontando la parte terminale della condanna, un progetto di Caritas finanziato dalla Fondazione Cariverona che sta andando peraltro molto bene, mentre altri 20 mila euro rientrano dal bar cui abbiamo affittato la terrazza. Restano quindi da coprire 70 mila euro, di cui però già quasi 28 mila sono stati incassati in un mese grazie ai soli ingressi. E se sommiamo gli introiti delle concessioni della Basilica ai privati che l’hanno richiesta per matrimoni o eventi aziendali e associativi, superiamo già i 52 mila euro. Quindi, se il tempo ci darà una mano nei prossimi mesi estivi, siamo sicuri che non falliremo la scommessa. Anzi, magari riusciremo a generare risorse in più per finanziare altre attività culturali”.

Il record di accessi in Basilica Palladiana, nel corso di questo primo mese di riapertura estiva, è stato registratodomenica 13 luglio con 1.351 ingressi (e 44 nuovi abbonamenti sottoscritti). Un dato comunque sottostimato se si tiene conto che non è possibile registrare gli ingressi successivi da parte degli abbonati, ma solo i singoli biglietti staccati. I mille ingressi sono stati inoltre registrati anche sabato 5 luglio (1.167 più 28 abbonamenti) e sabato 19 luglio (1.118 e 27 abbonamenti). In altri due giorni, poi, entrambi nella prima settimana di apertura, la soglia dei mille biglietti è stata sfiorata: il primo giorno, domenica 22 luglio (996 e 90 abbonamenti), e sabato 28 giugno (968 più 61 abbonamenti).

Complessivamente, invece, la settimana più gettonata è stata l’ultima, da martedì 15 a domenica 20 luglio, con 3.888 ingressi e 179 nuovi abbonamenti, una formula quindi ritenuta conveniente nonostante si fosse già a luglio inoltrato.

Interessante anche l’analisi della provenienza dei visitatori: dei 14.500 ingressi infatti ben il 30% corrisponde a persone non residenti in città o in provincia di Vicenza. Mentre fra gli abbonati, il 60% risiede in città, il 25% nel resto della provincia e il 15% nelle altre province italiane.

“I dati sono particolarmente lusinghieri se si considera che in questo ultimo mese spesso le condizioni meteorologiche non hanno favorito l’affluenza, specialmente di sera quando ci si aspettano più ingressi – ha osservato Bulgarini d’Elci, che ha anche sottolineato con soddisfazione le quasi 5 mila presenze registrate finora dagli appuntamenti del cartellone ‘L’estate a Vicenza’ -. Ciò testimonia il forte appeal esercitato dalla Basilica sui vicentini, compresi quelli che non risiedono in città, e che grazie al costo del biglietto pari a quello che pagano i residenti nel capoluogo, possono sentire proprio il monumento di piazza dei Signori”.

“La scelta di mettere un biglietto d’ingresso in Basilica – ha infine puntualizzato Bulgarini d’Elci – era inizialmente vista da qualcuno come penalizzante. Invece questi primi risultati stanno dimostrando che avevamo ragione e, anzi, che la città è stata finora forse troppo timida nello sfruttare economicamente le proprie risorse artistiche, storiche e monumentali. I tempi invece sono maturi: è il momento di cambiare registro”.