Phil Cody ritorna con il tributo a Warren Zevon, il 25 luglio al giardino dell’Astra

Nel 1996 “The sons of the intemperence offering” è piombato sulle teste degli ascoltatori con la forza di un “Blonde on Blonde” di quel decennio, un capolavoro in grado di scoperchiare cuori e cervelli centrifugando Bob Dylan, Van Morrison, Greatful Dead, Clash, The Band e Bruce Springsteen con un’irruenza irripetibile, scrittura trascinante, furore visionario. A 10 anni di distanza torna in Italia il songwriter americano Phil Cody per presentare il suo nuovo album “Cody plays Zevon” pubblicato in Italia dall’etichetta Appaloosa (IRD). E laprima data del suo tour italiano, venerdì 25 luglio (ore 21.30) sarà proprio nel Giardino del Teatro Astra di Vicenza. L’iniziativa è organizzata da Musica Intus all’interno della programmazione estiva de La Piccionaia Teatro Stabile di Innovazione – un cartellone di spettacoli, letture, musica e percorsi in città – nell’ambito del progetto del Comune di Vicenza “L’estate a Vicenza. Nei giardini delle idee” in collaborazione con la Regione Veneto, il Consorzio Vicenzaè, AIM Energy. In questo attesissimo tour, Phil Cody sarà accompagnato dalla stessa band che si conquistò il pubblico e la critica italiana: Steve McCormick (chitarre/voci), Roger Len Smith (basso/voci), Bryan “Smitty” Smith (batteria/voci). Lo spettacolo sarà un omaggio al suo maestro e mentore Warren Zevon, ma non mancheranno i brani più belli e importanti del suo repertorio. Nato in Ohio ma trasferitosi poi in California, Phil Cody è discendente nientemeno che di Buffalo Bill e con il suo stile diretto e intelligente, che spazia dal sound di Townes Van Zandt a quello di Clash e Grateful Dead, ha stupito la critica americana con il suo album di debutto “The sons of the intemperanceoffering”, datato 1996. Inizia la collaborazione con il bassista Roger Len Smith, il batterista Bryan “Smitty” Smith e con Steve McCormick (produttore di “Cody playsZevon”); soprattutto, però, inizia a collaborare con il tastierista Rami Jaffee (Wallflowers, Foo Fighters) che dopo aver suonato nel secondo album “The mad dog sessions”, produce il successivo “Big slow mover” insieme a Ethan Jones. L’album vede inoltre la presenza di nomi del calibro di Emmylou Harris e Joe Henry. Negli anni Phil Cody si esibisce accanto a mostri sacri come Daniel Lanois, Steve Earle, The Pretenders e BonnieRaitt, ma è soprattutto con Warren Zevon che scocca la scintilla artistica definitiva che oggi è testimoniata dall’album “Cody playsZevon”, dedicato all’indimenticabile songwriter scomparso prematuramente nel 2003. “Ho cantato le canzoni di Warren per anni – racconta Cody – sono stato in tour con lui e suonavo la sua ‘Werewolves of London’ in garage quand’ero ragazzo. Lo considero un amico e un mentore e, quando sono stato in tour con lui, anche se ero solo un ragazzo che apriva i suoi concerti, mi ha sempre trattato con gentilezza e rispetto presentandomi personalmente al pubblico e agli amici che venivano a trovarlo. L’idea di fare questo album mi è venuta nel 2013, a dieci anni dalla scomparsa di Warren; ho voluto semplificare le canzoni, spogliandole, proprio come le avevo imparate guardando Warren suonarle da solo.” I biglietti costano 20 euro e saranno in vendita al botteghino del teatro a partire dalle ore 20. In caso di maltempo l’iniziativa sarà trasferita all’interno del teatro. Per il pubblico è disponibile gratuitamente il parcheggio del Circolo Tennis (ContràPiarda).