Qual si voglia

paceLa luce blu dello schermo illumina la stanza, è sera, finalmente la pace dopo una giornata afosa e opprimente. Il solito zapping pur di non sentire il TG e allora mi prende lo sconforto per il fatto che da sempre pago quella maledetta tassa detta “ canone” e sono costretto a vedere del pattume. Per non parlare poi dei noiosi spot pubblicitari, un vero supplizio… forse ci hanno preso per dei deficienti, ma la palma per il più odioso è quella che inizia con un’oca che sceglie di andare a Venezia, in me e solo dentro me scatta allora, rispettando un sincronismo labiale assoluto: voglio andare affa…. Accompagnato da una colonna sonora odiosa.

Ma il peggiore di tutto è il TG di qualunque rete, di qualunque colore, poiché è uno stillicidio di pessime notizie; penso al conflitto Israelo-Palestinese l’occupazione militare della striscia di Gaza e ai suoi morti civili, bambini.

Che senso hanno mai avuto le guerre?

Come la guerra dell’Iraq lacerato dagli scontri interni fratricida tra sciiti e sunniti. Penso al deserto infuocato, i 45 gradi delle piane lungo il Tigri e l’Eufrate, gli odi religiosi, le moschee distrutte, i kamikaze, i simboli della guerra santa musulmana. Cosa è rimasto della Bagdad dopo Saddam Hussein e cosa c’entra coi fili spinati arrugginiti su Ortles, i baraccamenti marci sulla Cima del Garè Alto, la Galleria del Corno di Cavento, le trincee sepolte dal muschio sulle creste del Pasubio e dell’Orticara? Tracce antiche della guerra che ancora troviamo, tracce di tutte le guerre!

In realtà c’entrano poco o nulla, ma proprio per questo aiutano a focalizzare quelle che furono le caratteristiche della Grande Guerra sulle nostre Alpi.

In fondo tutte le guerre sono uguali, un detto antico, ma non è piuttosto il contrario? Cioè che ognuna è diversa dall’altra , specialmente i massacri, che caratterizzarono allora, tutti i fronti di guerra come dalla Marna a Yipres fino a Caporetto e all’Isonzo, al Piave, via via fino ai romani.

Ma forse quello di cui non si è tenuto conto analizzando una guerra come la Grande Guerra sono le motivazioni dei soldati, le armi usate, la conformazione del territorio, delle carneficine all’arma bianca nelle trincee francesi, nelle offensive sull’Isonzo, la disfatta di Caporetto.

Oggi le guerre sono rapide e micidiali, basta poco e con un kalashnikov, esplosivo, per provocare delle carneficine; si fanno le guerre per lo stesso motivo di sempre per l’interesse o l’espansione economica, non è così! La motivazione madre di tutte le guerre al di là di ogni cosa, di ogni ragionamento, di ogni analisi è la stupidità umana, l’idiozia, l’imbecillità, l’ignoranza, l’avidità! Cose che messe assieme ci porteranno forse ad un conflitto termo-nucleare e sarà la fine dell’umanità …… ( Il Pianeta delle scimmie ).

Ecco i motivi per cui odio i Tg, la televisione con tutte le sue mistificazioni, delle famiglie felici, del salto del recinto dell’olio cuore, della pancia che sorride, dei nasi e delle tette, delle chiappe rifatte di tizia e di caia, dei festini a luce rosse,

del ciclo femminile all’ora di pranzo e della cena, del prurito della vagina, della dentiera che balla, della lingua di vacca…. Tutto questo quando si è a tavola dopo una giornata di lavoro e magari vorresti vedere un film e mentre lo vedi, senza accorgerti ti ritrovi con Alessia che ti dice: mamma ho prurito alla patata e la mamma che le risponde: vai al sexshop sottocasa e te lo fai passare! Non ci capisci più niente e come un doppio fesso spegni la tv e te ne vai a letto pensando magari a una santissima eiaculazione felice sotto le lenzuola e con questo pensiero ti addormenti stupidamente, e sogni, sogni fino al mattino quando alzandoti a fatica spalanchi gli occhi e guardando fuori dalla finestra mentre t’infili le mutande pensi: Dio che notte!