Profughi, positive le risposte del Ministero dell’interno su interventi e risorse
Condivisione di una serie di azioni ed impegno ad approfondire le ipotesi presentate dal Comune di Milano, prima fra tutte l’utilizzo per alcuni mesi della struttura del Cie, al momento chiusa, e che potrebbe diventare presto un centro di prima accoglienza per in profughi in transito in città.
Tra le richieste presentate dal Comune e accolte dal Ministero dell’Interno vi è anche la garanzia che sarà lo Stato a sostenere economicamente tutti gli interventi, dall’accoglienza all’assistenza, fino alla sistemazione di eventuali strutture che saranno individuate e rese disponibili attraverso accordi privati, ad esempio con Grandi Stazioni e Ferrovie dello Stato (si lavora sull’ipotesi di un locale in via Sammartini).
Questo in sintesi l’esito del primo incontro del “Tavolo Milano”, convocato dal Ministero dell’Interno e svoltosi a Roma presso il Viminale, cui hanno partecipato il sottosegretario Domenico Manzione, il Prefetto Mario Morcone, Capo del Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione, gli assessori alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, e alla Sicurezza e Coesione sociale,Marco Granelli e il Capo di Gabinetto della Prefettura di Milano, Ugo Taucher.
“Consideriamo l’incontro di oggi un positivo passo avanti per la gestione dell’emergenza profughi nella nostra città – hanno commentano gli assessori Majorino e Granelli -. Da metà ottobre sono giunti a Milano quasi 15.000 persone in fuga dalla guerra che abbiamo ospitato nelle nostre strutture in collaborazione con Caritas Ambrosiana e Terzo Settore, chiedendo fin dalle prime settimane un coordinamento a livello nazionale e un sostegno per il reperimento di risorse. Con l’avvio del ‘Tavolo Milano’ abbiamo finalmente aperto un dialogo finora inedito con il Ministero per trovare soluzioni concrete e condivise”.
“Per la prima volta da ottobre ad oggi – hanno aggiunto gli assessori – siamo di fronte ad impegni concreti per evitare che Milano continui ad essere lasciata sola nella gestione di una problematica che ha bisogno di conoscere innovazioni radicali rispetto alle tematiche riguardanti i nuovi flussi migratori emerse nell’ultimo anno . In particolare continuiamo a sollecitare il Governo a individuare nuovi strumenti per affrontare il tema assolutamente inedito rispetto ad alcuni anni fa riguardante i profughi in transito dal nostro Paese per cittadini che arrivano da noi ma che da noi non vogliono rimanere”.