Sindaco di Melfi su problemi finanziari Comune Potenza

“Adesso Basta ! Non è più possibile accettare questo livello di contaminazione che la città di Potenza continua a diffondere sulla Basilicata. A partire dall’emergenza rifiuti, che non può continuare ad essere scaricata sull’inceneritore di Melfi, per continuare con l’emergenza finanziaria”. E’ quanto sostiene in un comunicato il sindaco di Melfi, Livio Valvano, secondo il quale “non è più accettabile e non si può continuare a chiedere a tutti i lucani di farsi carico degli sprechi e della cattiva gestione di una città che si è dimostrata incapace di valorizzare la rendita di posizione regalata dalla presenza di tutto l’apparato statale, regionale e provinciale”. “Non possiamo più permetterci – aggiunge Valvano – di mantenere in vita la città della spesa pubblica, caricata sul resto della Basilicata umile e laboriosa. Il neo eletto sindaco De Luca ha il dovere di rovesciare il banco, di far emergere nella sua pienezza le responsabilità che devono essere affrontate per quelle che sono. Nessun ulteriore contributo può essere addossato sulle spalle della Regione e dei lucani. Bisogna rivolgersi al governo nazionale per affrontare la questione della città di Potenza con le misure eccezionali riservate alle città in stato di dissesto. Perché di questo stiamo parlando, se sono vere le indiscrezioni che leggiamo oggi sulla stampa”. Per Valvano “una città in dissesto deve smettere di spendere. Deve rinunciare alla spesa di sviluppo, deve eliminare tutta la retribuzione variabile per il personale, tagliare gli sprechi, ridimensionare i servizi a partire dalla mobilità oggettivamente insostenibile, deve anche tagliare la spesa degli organi politici per dare l’esempio. Perché nove assessori? La Regione ne ha quattro, il Comune scelga di fare altrettanto. Se Potenza non è in grado di sostenere le maggiori spese che l’ex sindaco Santarsiero imputava alla presenza degli uffici pubblici in quanto città capoluogo, allora si proceda con il coinvolgere gli altri Comuni che sarebbero disponibili a farsene carico in cambio dell’insediamento degli uffici provinciali, regionali e statali. Smettiamola di pensare che l’esuberanza della città capoluogo possa essere scaricata ancora sui lucani. Noi non saremo più disponibili ad assistere passivamente. E’ bene che la Regione ne prenda atto. Se si continua su questa strada – conclude – apriremo un conflitto istituzionale senza alcuna remora”.