Presentati i lavori del primo lotto del Polo universitario della Valle d’Aosta

Aprirà le sue porte a settembre il grande cantiere per la realizzazione del primo lotto del nuovo Polo universitario nell’ex caserma Testafochi, ad Aosta. I dettagli del progetto sono stati illustrati martedì 24 giugno scorso in una conferenza stampa dal presidente della Regione Augusto Rollandin, dall’Assessore dell’istruzione e cultura Emily Rini e dall’Amministratore unico della NUV – Nuova Università Valdostana, Bruno Milanesio.

L’appalto è stato aggiudicato in via definitiva al raggruppamento temporaneo d’imprese guidato dalla Vico-Valdostana di Hône, di cui fanno parte anche le imprese Giovinazzo Antonio, Floccari, Sepian, EdiLuboz, Palaser, Actis Alesina, per 33milioni di euro. Il bando di gara prevede la consegna dell’opera dopo tre anni e mezzo dall’inizio dei lavori.

Augusto Rollandin, Presidente della Regione

È una giornata importante, perché seguire un progetto così particolare è sicuramente molto difficile, nel senso che va curato ogni aspetto per evitare che ci siano problemi successivamente. Abbiamo una soluzione che risponde alle esigenze della sede universitaria, di fatto è già un progetto chiuso, però ci sono altri punti che vogliamo sviluppare, come lo studentato, che è una struttura importante, o il grande parcheggio. Vogliamo verificare se c’è la possibilità di accedere ai fondi sia del Ministero competente sia europei che possano in qualche modo darci la possibilità di anticipare una soluzione che oggi, con le difficoltà economiche che ci sono, potrebbe essere ritardata.

Se la realizzazione dei prossimi lotti verrà decisa in futuro, dopo una riflessione riguardo ai tempi e alle modalità di finanziamento, per evitare di sottrarre risorse ad altre possibilità operative, gli interventi del primo lotto comprenderanno diverse demolizioni, la ricostruzione della palazzina Ex Zerboglio e la sistemazione delle aree esterne.

Bruno Milanesio, Amministratore Unico della Nuova Università Valdostana

Ci sono due tipi d’interventi. Uno è quello della demolizione. Per intenderci si demoliranno tutti i fabbricati ad eccezione della Giordana e della Beltricco, che è la caserma storica all’interno della struttura. La realizzazione del primo lotto comporta la creazione della nuova ala della didattica in sostituzione della Zerboglio, che sarà in grado di ospitare tutta la didattica attualmente esistente dell’Università della Valle d’Aosta.

Un’attenzione particolare sarà quindi riservata all’impatto ambientale dell’opera e alla viabilità cittadina nelle diverse fasi di lavorazione.

Bruno Milanesio, Amministratore Unico della Nuova Università Valdostana

Abbiamo posto una cura particolare all’allestimento del cantiere, alla recinzione perché sappiamo che quando di lavora si crea disagio alla cittadinanza. Questa recinzione, che sarà in legno, conterrà pannelli decorativi e inserti con fiori e panchine, consentirà di guardare al di là della barriera stessa, permettendo ai cittadini di capire cosa succede nel cantiere. Sarà insomma un “muro amico”, al di là del quale abbiamo previsto un filare di alberi, non di alto fusto, al massimo 5 metri, per trattenere in qualche modo all’interno i rumori e le polveri che verranno prodotti.