Senza fissa dimora, attivato il Piano caldo dedicato alle persone a rischio

Con l’arrivo dell’estate e quindi delle forti temperature delle ore diurne, le condizioni di vita dei senza fissa dimora diventano molto critiche. Per questo motivo Roma Capitale ha attivato un Piano per affrontare i rischi del caldo e le possibili emergenze connesse.

Il momento più critico della giornata è quello delle ore centrali, pertanto è stato implementato il monitoraggio in strada effettuato dalla Sala Operativa Sociale con 6 vetture diurne e 1 notturna (numero verde 800 440 022 e sono disponibili per i senza fissa dimora nove strutture così suddivise:

due strutture aperte H24, in grado di accogliere 20 persone ciascuna, dove è possibile mangiare (sono assicurati i tre pasti della giornata), lavarsi e dotarsi di un kit per l’igiene personale;

due strutture aperte H9, in grado di accogliere 10 persone ciascuna, che offrono pasti e servizi per l’igiene personale;

cinque strutture H4, da 20 posti (per un totale di 40 posti divisi in due turni): qui a disposizione ci sono i kit per l’igiene personale, le docce e acqua e bevande.

In totale, quindi, dal 21 giugno al 21 settembre, Roma Capitale mette a disposizione dei senza fissa dimora 9 centri in grado di accogliere 260 persone. Si tratta di un primo passo, eventualmente da potenziare con l’apertura di strutture aggiuntive nel caso di condizioni climatiche più critiche.

Il piano ha seguito un criterio di distribuzione territoriale, favorendo le zone della città sfornite di centri di accoglienza (come il X e XV Municipio) e rafforzando i servizi nel I Municipio, dove gravitano con maggiore assiduità i senza fissa dimora:

Centri H24: C.R.S. Roma Solidarieta’ (Municipio VII), Isolaverde (Municipio XV) Centri H9: Isolaverde (Municipio Xv), Eriches 29 (Municipio VI) Centri H4: Europe Consulting (Municipio I); Grimaldi (Municipio X); Intersos (Municipio II), Opera Don Calabria (Municipio XIV), Sant’Egidio (Municipio I).

Il piano messo a punto dall’assessorato ai Servizi sociali si avvale della collaborazione di una rete di realtà cittadine che operano nel sociale e che mettono a disposizione professionalità e strutture per fornire servizi e pasti alle persone in difficoltà.