Rete Imprese Italia, elettricità 68% più cara della media europea

Rete Imprese Italia della provincia di Potenza a cui aderiscono Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna e Casartigiani, evidenzia in una nota che “lo sconto energetico preannunciato dal Governo e rivolto alle Pmi non produrrà nessun beneficio per l’85% delle imprese e dei lavoratori autonomi perché il beneficio riguarda le utenze collegate con una potenza impiegata superiore a 16,5 Kw. Per avere un ordine di grandezza, una comune famiglia è collegata con una potenza impiegata di 3 Kw, ma per molte sale anche a 5 Kw”. A parere di Rete Imprese “l’attuale dibattito sulla bolletta 2.0 rappresenta una seconda fonte di preoccupazione, in quanto il condivisibile obiettivo di semplificazione della lettura delle bollette non deve essere raggiunto a detrimento della completezza delle informazioni per l’utente finale che deve poter comprendere dalla fattura le quantità consumate e i prezzi applicati in modo distinto per i diversi servizi offerti e avendo adeguati strumenti di comparazione. La verità è che le piccole imprese pagano l’energia elettrica oltre il 68% in più della media europea. Sosteniamo la priorità, espressa del resto dal Presidente Pittella, di non fermarci alla pur rilevante decisione di tenere le royalties fuori dal Patto di Stabilità ma di definire una strategia energetica che abbia un respiro di medio-lungo termine e che sia integrata con le scelte europee, in un’ottica di efficienza, sicurezza, sostenibilità e trasparenza dei mercati energetici”.