Crotone, frutta e verdura in ogni angolo della città. Ma non dite che è inospitale

Ci risiamo! Ad ogni avvio d’estate pronti, l’ennesima volta, a denunciare le carenze di sempre, le carenze che rendono per nulla ospitale e poco vivibile una città come Crotone. Vivibilità ed incuria ormai sono padrone del capoluogo diventato troppo impraticabile tra continui cantieri, numerosi e incendiati cassonetti della raccolta differenziata che non c’è, spazzatura sparsa dappertutto, traffico veicolare impazzito, parcheggi selvaggi, rotonde messe su con tanto d’ignegneria post moderna e tanto altro. Invivibile il centro storico, quello che dovrebbe assurgere a salotto culturale con quei portici che ormai vanno sgretolandosi. E le stelle stanno a guardare! Una città continuamente sporca ed in preda a cumuli di rifiuti anche ingombranti e addirittura anche durante il recente passaggio della Madonna di Capo Colonna. A proposito mi piace invitare gli amministratori a frequentare le processioni delle feste religiose, ne vedrebbero delle belle, si fa per dire. Alla processione per la festa di Sant’Antonio si son risparmiati uno spettacolo indecente. E mi fermo qui. È sempre indegno quel che si vede nell’area retrostante il Tribunale, ormai discarica pubblica e bidonville. Siamo in pieno centro cittadino, signori! Ed ancora. Lo spazio più importante della città, piazza Duomo, continua ad essere un parcheggio incontrollato di auto e mezzi pesanti anche durante le celebrazioni di riti religiosi; qualche volta il parroco si è dovuto improvvisare vigile urbano. E c’è dell’altro. La piazzetta Immacolata continua ad offrirsi come luogo sede d’indecenza, una piazzetta che altrove invidierebbero, uno spazio che proprio non ne vuol sapere di diventare un simpatico angolo della cultura non solo regionale. Qui, ahinoi!, c’era il Centro Polifunzionale di Bastione Toledo che spesso ha ospitato tante e apprezzabili manifestazioni culturali ad ogni livello ed anche di alto spessore. Qui era presente anche una Galleria d’arte: amici lettori, tutto chiuso! E però qui vige l’omertà: tutti vedono e affogano tra i cassonetti sempre stracolmi e tutti tacciono. Un po’ strano mi pare. Un’indecenza: immondizia anche ingombrante davanti alla settecentesca chiesa, parcheggi inamovibili e mai sanzionati nonostante un divieto di sosta a rimozione forzata. Questo è il centro storico, tra Cattedrale e chiesa dell’Immacolata e le antichissime chiese di San Giuseppe e di Santa Chiara; qui è Via Risorgimento, la strada che Leonida Repaci definì la Via dei Baroni. Qui, pochi anni orsono, son venuti alla luce i resti della cinta muraria della città bizantina. Ebbene, questo spazio è diventato terra di nessuno! E se ci spostiamo oltre le antiche mura, la musica non cambia. Risparmiatevi una camminata dietro l’area mercatale della Piazzetta, dalle parti delle vecchie bancarelle! Il lungomare è tutto da scoprire. Altro che “città europea” o “città giardino” come un simpatico sindaco la sognava! In compenso, però, la città offre frutta e verdura in ogni angolo, proprio dappertutto. E poi dite che Crotone è inospitale!