Domani il Palio di San Pietro, sfida a colpi di remi tra i rioni costieri genovesi

Palio di San PietroEra piena di giovani la sala giunta nuova di palazzo Albini per la presentazione del 59° palio di San Pietro che si svolgerà domani, con partenza dalla spiaggia dei bagni san Nazaro di corso Italia. Sono giovani i ragazzi degli equipaggi dei sette gozzi che si sfideranno nei tre giri di boa (un miglio marino) in una gara che nasce ufficialmente come manifestazione cittadina nel 1955, ma che ha radici molto più lontane nel tempo. L’assessore allo sport  Pino Boero, nel sottolineare l’importanza di mantenere vive le tradizioni di mare e le culture rionali, ha invitato tutti i genovesi a partecipare e a tifare, visto che quest’anno la data del palio non coincide con quella della fiera di San Pietro e, quindi, non essendoci le bancarelle, non ci ostacoli visivi e sarà possibile godersi lo spettacolo anche dall’alto di corso Italia. “Il canottaggio è una attività sportiva pulita – ha detto Boero – dove la voglia di vincere convive con la voglia di gareggiare in modo corretto e può esserci solidarietà anche nella competizione”. E la competizione non mancherà di sicuro perché – anche se molti dei vogatori sono gli stessi dell’equipaggio che ha corso la regata delle Repubbliche marinare – questa volta a prevalere sarà l’appartenenza rionale, con il tifo roboante che da sempre accompagna il tradizionale palio remiero.

A Compagna, custode delle tradizioni e della lingua genovese, sarà presente con il proprio gonfalone, lo stesso che ha partecipato domenica 8 giugno alla regata delle Repubbliche marinare e il suo presidente, Franco Bampi, afferma che il palio di San Pietro ha molte analogie con il palio di Siena, là i cavalli qui i gozzi, ma lo spirito è lo stesso, e da evento di Genova potrebbe diventare un evento nazionale. A compagna ha tradotto la delibera istitutiva, con gli allegati regolamento e storia del palio, in lingua genovese. Sono rari gli atti pubblici redatti in genovese, considerando – spiega Bampi – che la repubblica di Genova ha usato per i suoi documenti prima il latino e poi l’italiano. “Quest’anno gli appuntamenti legati alla manifestazione che è il fiore all’occhiello del quartiere della Foce saranno in due giornate distinte: il palio il 22 e la fiera il 29” – ha detto Alessandro Morgante, presidente del municipio centro- est che ospita il Palio.

Il Municipio Levante è un altro dei 7 municipi costieri che partecipano al palio e il presidente Nerio Farinelli auspica a questo giugno in cui “ sembra che Genova ricordi di essere città di mare, possano far seguito assegnazioni di fondi per la risorsa mare e in particolare per la tutela delle spiagge e per le attività sportive sul mare destinate ai ragazzi”. Stefano Crovetto, presidente del Comitato Provinciale genovese canottaggio a sedile fisso, ricorda che “Una volta i rioni erano molti di più, in una foto storica si vede una partenza a 13 dalla spiaggia della Foce dove erano state montate tribune affollate da almeno 5000 persone. Sarebbe bello recuperare i rioni che oggi mancano e magari i rioni che avessero meno persone per l’equipaggIo potrebbero essere aiutati”. “Ce la stiamo mettendo veramente tutta – ha detto Stefano Crovetto, presidente del Comitato Provinciale genovese canottaggio a sedile fisso – tutti i rioni quest’anno gareggeranno con barche nuove e ogni equipaggio avrà il proprio mozzo d’arrampicata, in gergo detto la scimmia, la cui agilità, leggerezza e sveltezza nell’issare il gagliardetto sul castello del proprio rione contribuirà a determinare l’equipaggio che porterà a casa il trofeo, lo storico battacchio”. Partenr dell’iniziativa, il distretto di Genova di Lions Club international, il cui motto come ricorda il governatore  Vittorino Molino, è “We serve” , che ha offerto le medaglie per i più giovani e unio spèeciale trofeo Lions per l’equipaggio vincitore. Il programma della gara: Si partirà con le batterie alle 15.30. Un’ora dopo, si svolgerà la finale “junior”, seguita dalla regata femminile. Alle 17.30 prenderà il via la finalissima, che decreterà il 59° rione vincitore del Palio di San Pietro. Il percorso di gara, della lunghezza di un miglio marino, si articola su tre giri di boa, al termine dei quali i gozzi arenano di slancio sulla battigia. Qui inizierà la gara del “mozzo d’arrampicata”. Il mozzo dell’equipaggio (giovane, agile, leggero), recuperata la bandierina con i colori rionali dall’imbarcazione,  si arrampicherà sulla fune pendente con la sola forza delle braccia ed infilerà il proprio vessillo nell’apposito foro alla sommità e concluderà la gara dopo aver tolto la mano. L’iniziativa “Rema con il tuo Rione” dedicata agli under 15: Sarà una giornata molto colorata, grazie all’iniziativa “Rema con il tuo Rione”, una  novità per questa storica manifestazione, ideata per avvicinare un pubblico giovanissimo con l’obiettivo di trasmettere i valori e la passione di questa importante disciplina. Per tutti i i bambini e ragazzi, di età compresa tra i 5 e i 15 anni, sarà possibile avere in regalo le maglie del proprio Rione prenotandole telefonicamente (Voltri 340.4640766, Sestri 340.1446140, Foce 347.7284817, Sturla-Vernazzola 347.3010828, Quinto 347.0186600, Nervi 335.7292201, Sant’Ilario 339.6342230) e presentandosi nei giorni precedenti il palio, a partire da lunedì 16 giugno, presso la sede rionale per il ritiro.  Domenica 22 giugno, nella giornata del Palio, i giovani tifosi dei rioni riceveranno anche un premio per la loro partecipazione e contribuiranno, con il loro sostegno all’equipaggio del cuore, a far vincere al proprio rione una coppa per il miglior tifo durante le gare. Breve storia del Palio di San Pietro: Il Palio venne istituito ufficialmente dal Comune di Genova nel 1955, nell’ambito della manifestazione “Vita all’aria aperta”. Già dal 1925 si correva annualmente sull’arenile di Pra’ un Palio marinaro intitolato a San Pietro, a cui partecipavano gli equipaggi di numerose borgate genovesi. Da principio, le gare si disputavano di fronte alla spiaggia della Foce, allora amplissima, accanto alla chiesa dedicata al santo patrono dei pescatori. Sui gozzi trovava posto un equipaggio, rigorosamente rionale, composto da quattro vogatori di punta e un timoniere che guidava l’imbarcazione alla scia, cioè vogando in piedi con due remi. Successivamente, con la costruzione di piazzale Kennedy, fu necessario spostare la sede di gara nello specchio acqueo di fronte ai bagni San Nazaro. Nel 1986 i gozzi in legno vennero sostituiti dagli attuali gozzi nazionali in vetroresina lunghi metri 5,65 per 195 chilogrammi.  La  “scia” venne così sostituita dal timoniere.